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Marco Odermatt compie il miracolo, da 11° a 1° in gigante! Feller si arrende per 5 centesimi, Della Vite buon 8°

Luca Montanari

Aggiornato 23/01/2024 alle 23:55 GMT+1

SCI ALPINO - Seconda manche da alieno di Odermatt a Schladming: recupera tutto il secondo perso per un grave errore nella precedente run e completa la rimonta di dieci posizioni mantenendo l'imbattibilità in gigante. Per il fenomeno elvetico 22 podi consecutivi in questa specialità come Stenmark. Feller beffato di cinque centesimi, sul podio Kranjec. Bene gli azzurri con Della Vite in top-10.

Odermatt alieno! Rimonta dall'11° posto, vince ed eguaglia Stenmark

Impresa aliena di Marco Odermatt a Schladming, per il gigante maschile in notturna di Coppa del Mondo: il fenomeno di Buochs partiva con quasi un secondo di ritardoa metà gara dopo un errore madornale che lo aveva estromesso dalla top-10 provvisoria, ma nella seconda manche si divora la pista Planai e completa una rimonta straordinaria e quasi impronosticabile nonostante il 26enne svizzero ormai ci abbia abituato a qualsiasi cosa. Il padrone assoluto della Coppa del Mondo maschile sembrava ormai pronto ad abdicare nella specialità in cui finora non aveva perso in stagione, invece dal decimo al primo li porta tutti nuovamente a scuola: ottavo successo consecutivo tra le porte larghe e ventiduesimo podio di fila - escludendo la gara a cui non aveva potuto prendere parte per infortunio proprio qui a Schladming un anno fa - che gli permette di raggiungere il mito Ingemar Stenmark in quello che prima del suo approdo sul pianeta bianco sembrava il classico primato d'altri tempi impossibile da ripetere.
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Odermatt sbaglia nella 1ª manche, gigante in salita per il fenomeno

E pensare che a detta dello stesso Odermatt quella seconda manche da incorniciare nelle memorie del circo bianco non è stata perfetta, segnata da piccole sbavature nella parte centrale senza le quali - sempre parafrasando le parole dell'elvetico una volta seduto nella poltrona del leader della gara - avrebbe limato qualche altro decimo sul tempo finale di 2:10.03. Ovviamente miglior crono nella seconda manche, quattro decimi e mezzo più veloce di tutti gli altrima soprattutto un secondo mangiato a tutti gli altri diretti avversari per il podio, probabilmente divorati dalla paura di un'occasione più grande di loro.
Manuel Feller, leader a metà gara, resta beffato una volta al traguardo vedendo accendersi la luce rossa per soli cinque centesimi (ma ne aveva 98 di vantaggio al cancelletto): il tirolese arriva a un soffio dalla prima vittoria in carriera in gigante, un'impresa considerato che ultimamente nemmeno si allena tra le porte larghe, dove effettivamente nelle ultime uscite gli erano mancate sensazioni a discapito dello slalom nel quale domina la coppa di specialità ed è pronto a rifarsi tra 24 ore. Perde tutto prima dell'ultimo settore anche Zan Kranjec, che finisce leggermente lungo di linea sul ripido finale e deve accontentarsi del gradino più basso del podio (+0.29).

La top-10

1. M. ODERMATT (SUI)2:10.03
2. M. FELLER (AUT)+0.05
3. Z. KRANJEC (SLO)+0.29
4. A. STEEN OLSEN (NOR)+0.33
5. L. MEILLARD (SUI)+0.56
5. F. ZUBCIC (CRO)+0.56
7. J. VERDU (AND)+0.82
8. F. DELLA VITE (ITA)+0.87
9. H. KRISTOFFERSEN (NOR)+1.26
10. T. HAUGAN (NOR)+1.48
Il 22enne norvegese Steen Olsen è il primo in ordine cronologico a tentare di mettere in discussione il tempo di Odermatt: chiude a "soli" 33 centesimi e riesce a risalire anche lui di un paio di posizioni, sfiorando il podio per quattro centesimi. Loic Meillard alza bandiera bianca in fretta pagando quasi un secondo e mezzo dal connazionale solo nella seconda manche, niente bis a Schladming e quinto posto al pari di Filip Zubcic (+0.56). Delude enormemente Henrik Kristoffersen, già in luce rossa dopo neanche mezzo percorso, sprofondando dalla zona podio al nono posto finale, davanti al compagno di nazionale Timon Haugan.
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Resta in piedi con un 360° sugli sci, che numero di Windingstad!

Il primo degli "umani" nella tabella dei tempi della seconda manche è l'andorrano Joan Verdu, anche lui in cerca di riscatto dal 18° posto iniziale: al ritorno dall'infortunio, termina settimo davanti a Filippo Della Vite (8°, +0.87). Splendido il classe 2001 azzurro sul ripido, che torna tra i migliori dieci dopo un inizio di stagione molto difficile. Nel complesso però va premiato l'ottimo risultato di squadra dell'Italia, con quattro atleti nei primi venti e quasi tutti protagonisti nel periodo di gara ante-Odermatt. Hannes Zingerle migliora il suo career best ottenuto proprio sulla Planai un anno prima (stavolta è 13°, ad appena un decimo dalla top-10); recupera sette posizioni Alex Vinatzer, sempre più una costante in gigante (18°, +2.15) davanti a Luca De Aliprandini (+2.22): tra i due scambio di battute al traguardo. Peccato solamente per la caduta di Giovanni Borsotti mentre si trovava in netto vantaggio sul momentaneo leader Verdu, che come detto alla fine ha chiuso davanti al migliore degli italiani. Primi punti in gigante anche per il giapponese Seigo Kato (20°) e lo spagnolo Albert Ortega (27°).
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Della Vite brilla e torna in top-10: rivivi la seconda manche

Odermatt verso nuovi confini

Sbarrata la porta per un successo "inedito" in stagione in gigante, Marco Odermatt si avvia verso nuovi record in Coppa del Mondo. Eguagliato Stenmark come numero di podi consecutivi in gigante, con il prossimo raggiungerebbe il primato di ogni tempo in una singola disciplina appartenente ad Annemarie Moser-Pröll (23 podi di fila in discesa femminile), mentre vincendoli tutti da qui fino alle Finali di Saalbach comprese arriverebbe a quota 14 successi tra le porte larghe, toccando un altro record dello svedese. Il risultato odierno inoltre permette di salire in doppia cifra di podi consecutivi tenendo in considerazione tutte le gare del circuito maggiore a cui ha preso parte (dunque escludendo gli slalom) e a neanche metà stagione veleggia a quota 1256 punti in classifica generale: lo scorso anno oltrepassò all'ultima gara la soglia dei 2000 per la prima volta nella storia, diciamo che è sulla buona strada per ritoccare quest'altro clamoroso record.

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