Sofia Goggia, ecco come si è rotta la mano in discesa: la ricostruzione dello sfortunato episodio in Coppa del Mondo

La festa azzurra all'inizio della tappa di St. Mortitz, esplosa con la doppietta Curtoni-Goggia e con quattro italiane tra le migliori dieci nella terza discesa libera stagionale di Coppa del Mondo femminile, è purtroppo rovinata dall'infortunio di Sofia ad una mano. La bergamasca ha riportato la frattura del secondo e terzo metacarpo sinistro durante la gara, disputando buona parte della prova dolorante. La rabbrividente esclamazione al traguardo ("Ho rotto la mano") e l'accorrere rapido dello staff avevano già lasciato presagire poco di buono. Verrà operata in giornata nella speranza di tornare il più presto possibile in gara, magari già dalla seconda discesa in programma domani, sabato 17 dicembre. Quella dell'azzurra rischia di essere una brutta tegola per colpa di uno sfortunatissimo incidente, proprio mentre sembrava ritornata nella sua versione quasi imbattibile.

Goggia taglia il traguardo facendo segnare il secondo miglior tempo, alle spalle della connazionale Elena Curtoni per quasi tre decimi, dopo una prestazione leggermente sbavata in alto e in recupero nel finale. Una volta ferma all'arrivo, però, la vicecampionessa olimpica si sfila il guanto sinistro, esamina rapidamente la mano ed esclama di essersela fratturata. Dice di essersi fatta male sbattendo contro la terza porta, tuttavia dalle immagini televisive si intuisce di aver ricevuto il colpo di grazia circa a metà tracciato, travolgendo un'altra figura. Nonostante tutto, è sul podio per la terza gara consecutiva, dopo aver vinto le prime due in Nordamerica.

Passata l'adrenalina, cominciano i dolori. Inizialmente si parla solo di contusione, ma la 30enne bergamasca è costretta a saltare la cerimonia di premiazione per svolgere la radiografia al centro medico di Sankt Moritz, dove viene rilevata la frattura di due metacarpi dell'arto sinistro. Immediato il trasferimento nell'ospedale di Milano per subire l'operazione con l'obiettivo di tornare nella località elvetica entro la fine del weekend, sperando di poter varcare il cancelletto nelle due gare restanti, una discesa e un SuperG.