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Brignone ancora sul podio, vince Lindsey Vonn

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Aggiornato 12/12/2015 alle 15:35 GMT+1

Stratosferica la statunitense, ma l'azzurra è davvero stoica dopo l'incidente della prima manche: è terza alle spalle di Brem e soprattutto di una stratosferica Vonn, che centra la quarta vittoria consecutiva dopo la tripletta di Lake Louise e torna a vincere in gigante dopo più di due anni. Non c'è Mikaela Shiffrin, infortunatasi durante il riscaldamento

Federica Brignone in azione ad Aspen con la pettorina rossa di leader

Credit Foto AFP

Il primo giorno del weekend di Are è un giorno di luci e ombre. Il gigante svedese è una gara con diversi punti di domanda, momenti memorabili e sicuramente anche episodi spiacevoli. Cominciamo dunque dalle luci, per sfumare poi verso l'ombra.

Federica Brignone ancora sul podio: il pettorale rosso è suo

Dopo una prima manche con due errori clamorosi, di cui uno anche con un leggero infortunio a spalla e braccio sinistro per una gran botta a un palo, Federica Brignone è sesta. Può lottare ancora per il podio perché il distacco non è alto, quindi stringe i denti nonostante il dolore e lo fa: è di nuovo terza (col miglior tempo nella seconda manche), piazzamento che le permette di conservare il pettorale rosso di leader della disciplina, con 28 punti di margine su Eva-Maria Brem, seconda in questa gara. Ci sono comunque altre italiane in classifica: Marta Bassino è nona, Manuela Moelgg 14esima, Sofia Goggia 21esima, Irene Curtoni 23esima, Francesca Marsaglia 27esima.

Lo stradominio di Lindsey Vonn

A vincere la gara è Lindsey Vonn, che era già prima al termine della prima manche e che amministra nella seconda. per la statunitese si tratta della quarta vittoria consecutiva in Coppa del Mondo, dopo la tripletta di gare veloci dello scorso weekend a Lake Louise. Lindsey allunga a 104 il suo vantaggio su Mikaela Shiffrin per il globo di cristallo e torna a vincere in gigante dopo quasi tre anni: l'ultimo successo fu a Maribor il 26 gennaio 2013.

Gli infortuni che pesano

Durante la prima manche, Sara Hector si sbilancia in un cambio di direzione e accusa da subito un problema al ginocchio sinistro. Viene portata via in toboga. La prima diagnosi parla di lesione (anche se non di rottura) del crociato anteriore e nei prossimi giorni si valuterà se intervenire chirurgicamente oppure no. E' possibile, comunque, che per la svedese la stagione sia già finita. Non si conoscono ancora, invece, le condizioni di Mikaela Shiffrin, caduta in riscaldamento su un tratto di neve deteriorata della pista e finita nelle reti. Ovviamente non ha partecipato alla gara e difficilimente ci sarà nello slalom. Attualmente sta aspettando di effettuare una risonanza per capire se il ginocchio destro ha lesioni, per il momento intanto le hanno applicato un tutore. E' lei stessa a postare una foto su Facebook con grande ironia.

Una gara con condizioni non uniformi per tutte

Purtroppo, però, la gara non è stata uguale per tutte. La partenza della prima manche viene ritardata di un quarto d'ora e abbassata per via del vento, che sferza il primo gruppo di partenti. Poi, però, il vento si calma e comincia a nevicare, mentre nel frattempo vengono accese le luci artificiali. Qualcuno ha parlato di gara falsata, ma in realtà, a conti fatti, la Brignone e la Brem sono scese in pieno vento, mentre la Vonn era in pista proprio mentre si accendevano i riflettori, quindi non è stata disturbata dal cambio di visibilità. Resta il fatto che, almeno in linea teorica, si poteva provare a garantire le stesse condizioni a tutte le atlete.
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