Nadal spazza via Cilic, Querrey prosegue il suo show e fa fuori anche Kyrgios

Sarà Rafael Nadal contro Sam Querrey la finale dell’ATP 500 di Acapulco.

Da una parte rispettato – e alla grande – il pronostico, dall’altra l’ennesima sopresa di un tennista in grande stato di forma. Ma andiamo con ordine.

Ad aprire le danze è stato un superbo Rafael Nadal, che nella prima semifinale contro Marin Cilic, ha letteralmente spazzato via il tennista croato. Un no-match, con Nadal che si è imposto per 6-1, 6-2 su un Cilic, giusto dirlo, piuttosto spento, soprattutto al servizio (solo il 49% di prime messe in campo e 6 aces... senza quel fondamentale, il gioco di Cilic è poca cosa). Dove finiscano i meriti del primo dunque e inizino i demeriti del secondo resta comunque piuttosto complicato a dirsi, ma intanto Nadal conferma una buonissima condizione e si prende la finale di un titolo già vinto due volte in carriera.

A sfidarlo troverà il sorprendente Sam Querrey. Dopo il successo agli ottavi su Goffin – testa di serie numero 4 – e quello ai quarti su Thiem(5), il tennista americano si è ripetuto anche contro il numero 6 del seeding Nick Kyrgios. Una vittoria che fa rumore sopratutto per via di un Kyrgios che solo ieri era stato in grado di superare Novak Djokovic, ma che invece oggi si è arreso alla rimonta del buon Querrey. Perso il primo set per 3-6, lo statunitense ha vinto nettamente il secondo parziale – 6-1 – portando così la partita al terzo set. Qui è iniziata la vera battaglia, vinta però da Querrey, abile a strappare a Kyrgios il match proprio sul più bello, ovvero col break – valso la finale – del dodicesimo game.

A sfidarsi per il titolo saranno dunque, come anticipato, Nadal e Querrey. Precedenti nettamente a favore del maiorchino che conduce per 4-0: ultimo incrocio tra i due nel 2016 al Masters 1000 di Madrid; Nadal si impose 6-4, 6-2.

Si ferma ai quarti di finale la corsa di Fabio Fognini a San Paolo. Contro la testa di serie numero 1 del torneo – lo spagnolo Carreno-Busta – Fabio entra in campo un set e un break in ritardo e così, dopo un’oretta e 11 minuti, è già sotto la doccia. A pesare è infatti il bagel subito nel primo set, con un 6-0 preso in 20 minuti che testimonia quanto il ritardo di 3 ore della partita dovuto alla pioggia, abbia probabilmente messo fuorigioco i sempre delicatissimi equilibri psicologici di Fabio. Un Fognini che si è messo in partita solo sullo 0-2 sotto del secondo set – quindi dopo 8 game consecutivi dell’avversario (che comunque è giusto sottolineare quanto sia in un ottimo stato di forma, come dimostra la posizione numero 23 della classifica ATP, best ranking di carriera). Lì è iniziato il vero match di Fabio, bravo a recuperare il break e a stare in partita, ma che non gli ha comunque permesso di vincere il tie-break finale, portato via per 7 punti a 1 dall’iberico per il 6-0, 7-6 finale in un'ora e 12 minuti.

Il quadro delle semifinali è così definito: Carreno-Busta(1) sfiderà Pablo Cuevas(3); mentre dall’altro lato del tabellone Joao Sousa(4) sfiderà Albert Ramos(2). Gerarchie, stando ai numeri del computer, perfettamente rispettate.