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Dubai - Sonego fantastico ma Medvedev gli nega l'impresa: vince il russo in rimonta al terzo set

Michele Neri

Aggiornato 28/02/2024 alle 19:04 GMT+1

ATP DUBAI - L'azzurro esce a testa altissima dal torneo. Contro il campione in carica e testa di serie n.1, gioca un primo set da fenomeno, poi il russo cambia marcia, diventa una macchina e per batterlo non basta nemmeno la versione migliore di Sonny. Ai quarti va Medvedev, che ancora insegue la condizione ideale ma anche così può candidarsi per il bis negli Emirati.

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Lorenzo Sonego esce a testa altissima dal torneo ATP 500 di Dubai. Contro il campione in carica e testa di serie n.1, Daniil Medvedev, perde in rimonta (3-6, 6-3, 6-3) giocando un set e mezzo da fenomeno. Poi il russo cambia marcia, diventa una macchina e per batterlo non basta nemmeno la versione migliore di Sonny. Ai quarti di finale ci va Medvedev, che ancora insegue la condizione ideale ma anche così può candidarsi per il bis negli Emirati. Sonego con questo ko uscirà dalla top 50 del ranking ATP (da lunedì sarà n.55, nella migliore delle ipotesi).

La cronaca del match

Sonego non ha nulla da perdere e parte a razzo. L'azzurro si aggiudica i primi tre game della sfida, breakkando in apertura il russo e vincendo due turni di servizio a zero. Con il cambio di campo, però, cambia anche la musica: Medvedev sembra ritrovare se stesso e tenta una rimonta immediata. Il numero 4 al mondo è un muro in risposta e trova il controbreak al quinto game. Sonny non si perde d'animo e strappa nuovamente il servizio a Medvedev, con scambi da fantascienza. Il match cresce d'intensità nel finale di primo set. Sonego deve fare i miracoli per tenere il russo distante. Ottavo e nono game sono allucinanti: Medvedev cancella sei set point, poi l'azzurro si deve aggrappare al servizio per annullare quattro palle del controbreak e chiudere il primo parziale sul 6-3 dopo 46 minuti, alla nona occasione utile.
Il secondo set subisce meno scossoni. Medvedev cambia marcia, Sonego continua a servire in modo impeccabile, lasciando pochissimi punti all'avversario. Il russo però varia qualcosa negli scambi, presentandosi più spesso a rete e così scombussola i piani dell'azzurro, che nell'ottavo game cade nella tela del campione in carica. Sonego scopre il fianco con un errore in serve and volley ed uno in uscita dal diritto, sale la tensione e sbaglia anche un diritto in rete e un rovescio lungolinea larga. Il break a zero, è una mazzata e risulta decisivo. Medvedev si prende il secondo set, 6-3, in una mezz'oretta, con un parziale di 12-1 negli ultimi 13 punti.
Si va al terzo e ultimo set. Che inizia come il secondo. Ma il break di Medvedev arriva prima, e su questo Sonny ha tanto da recriminare. L'azzurro prima cancella con un ace centrale la chance di break, poi manda in tribuna uno schiaffo al volo che gli avrebbe permesso di tenere il game. Una stecca di diritto ed un'ottima risposta di Medvedev completano la frittata. Il russo, al servizio, va per la sua strada, frenarlo è impossibile. Nell'ottavo game Sonego si supera, con altri lampi di tennis fantascientifico. Eppure, non scompone l'avversario che non attende nemmeno il suo turno di servizio per chiudere il match. Break al nono, cala il sipario su un diritto del torinese che termina lungo.
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Cuore Sonego, ma passa Alcaraz al quarto: il match in 3'

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