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Dopo 3 anni Nadal torna a battere un irriconoscibile Djokovic: Rafa è in finale

Simone Eterno

Aggiornato 13/05/2017 alle 18:18 GMT+2

A distanza dalla finale del Roland Garros 2014, Rafa torna a vincere contro Djokovic imponendosi nella semifinale di Madrid col punteggio di 6-2, 6-4. Nadal prosegue così il suo filotto sulla terra battuta iniziato a Monte Carlo; Djokovic invece è molto semplicemente un giocatore irriconoscibile rispetto a quello del passato.

Rafael Nadal celebra su victoria ante Djokovic

Credit Foto EFE

Ci si aspettava qualcosa in più per celebrare il 50esimo incrocio tra questi due, della rivalità – quella tra Djokovic e Nadal – alla fine più giocata nella storia del tennis. Ma il momento di uno – e di conseguenza anche la prestazione dell’altro – non hanno consegnato nulla di indimenticabile, regalando a Nadal il ritorno al successo a praticamente 3 anni dall’ultima volta (Roland Garros 2014).
Un 6-2, 6-4 in un’ora e 38 minuti in cui, al di là della discreta prova di Rafa, è mancato soprattutto Novak Djokovic, come ormai da tradizione quest’anno. Un Djokovic per un set e mezzo non solo irriconoscibile sotto molteplici aspetti, ma soprattutto svuotato dal punto di vista energetico. Mai un allungo, mai un recupero. Questa la vera discriminante tra il prima e il dopo del serbo: ovvero l’incapacità di farci vedere quella fase difensiva che l’aveva portato nell’Olimpo del tennis.
Una condizione fisica – e mentale – davvero preoccupante, che è poi la miglior spiegazione a un’annata che al di là del titolo di Doha lo scorso gennaio ha dato fin qui delusioni all’ex numero 1 e cannibale del circutito ATP.
In quest’ottica e contro questo avversario, Nadal non ha dovuto nemmeno strafare. Lo spagnolo infatti si è preso un doppio break a inizio partita che l’ha messo subito sul 4-0; punteggio diventato poi 6-2 in 40 minuti dove il maiorchino ha lasciato per strada un totale di 5 punti sul proprio servizio.
E la trama fino a metà del secondo set non è poi cambiata un granché. Avanti subito di un break, Nadal ha avuto vita sin troppo semplice fino al 2-1 e servizio, quando dopo un’ora e tre minuti – guidato più che altro da uno slancio d’orgoglio – Djokovic si apriva il campo col rovescio per andare a prendersi il controbreak. Una gioia comunque effimera quella del serbo, che riperdeva il servizio già nel game successivo lasciando così strada spianata a Rafa fino all’ultimo game, quello del 6-4 finale.
Nadal ha così messo fine a quella striscia che l’aveva visto sconfitto in 11 delle ultime 12 partite giocate tra i due, confermando – nel momento di forma complessivo del circuito – di essere il tennista più credibile tra i presenti. Domenica, contro Thiem o Cuevas, andrà alla caccia del filotto perfetto dopo Monte Carlo e Barcellona. Nell’attesa che Federer, sempre davanti alla televisione e in attesa di farci sapere qualcosa per Parigi, capisca che forse visto il momento complessivo una chip su sé stesso potrebbe davvero investirla.
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Rolex Minute: Nadal a caccia del quinto successo a Madrid

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