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Isner respinge il pericolo Chung, Del Potro vince la battagliona con Raonic

DaOAsport

Aggiornato 29/03/2018 alle 08:39 GMT+2

Lo statunitense apre la giornata di Miami con un quarto di finale rapido e indolore contro il giovane coreano: 6-1, 6-4 il punteggio. Nella notte invece super battaglia tra Raonic e Del Potro: vince ancora l'argentino che raccoglie il 15esimo successo consecutivo imponendosi per 5-7, 7-6, 7-6.

Juan Martin del Potro of Argentina celebrates after his match against Milos Raonic of Canada (not pictured) on day nine at the Miami Open at Tennis Center at Crandon Park. Del Potro won 5-7, 7-(1), 7-6(3).

Credit Foto Reuters

Juan Martin Del Potro continua a correre!15esima vittoria consecutiva per il tennista argentino e semifinale conquistata nel Masters 1000 di Miami. Dopo il successo di Indian Wells, in finale contro Roger Federer, l’argentino arricchisce la propria serie di un altro incontro da ricordare. Un confronto molto difficile in cui il canadese Milos Raonic, testa di serie n.20 del torneo stelle e strisce, ha costretto il n.6 del ranking agli straordinari ma con il punteggio di 5-7 7-6 7-6, dopo 2 ore e 56 minuti di gioco, il sudamericano ha potuto esultare. In semifinale lo aspetta un’altra partita tutta potenza contro lo statunitense John Isner che, in maniera piuttosto netta, ha piegato in due set il coreano Hyeon Chung (6-1 6-4). Sarà una sfida tra “Giganti” vista la stazza di entrambi.
Nel primo set, come era prevedibile, sono i turni al servizio a farla da padroni. Entrambi contano molto su questo fondamentale: 6 ace per Raonic e 4 ace per Del Potro parlano chiaro. L’alta percentuale di efficacia con la prima e la seconda in battuta rende gli scambi molto rapidi. Nel dodicesimo game, però, Raonic, grazie ad alcuni vincenti di pregevole fattura, strappa il servizio al rivale aggiudicandosi il primo parziale 7-5.
Nel secondo set, il canovaccio dell’incontro non cambia e le chance “break” sono una rarità: nel sesto game è il n.6 del mondo a dover annullare un break point, facendo ricorso a due ottime prime di servizio. L’epilogo al tie-break è inevitabile e, in questo caso, il “Gigante di Tandil” si scatena: il parziale di 7-1 non ammette repliche e consente al sudamericano di pareggiare il conto delle frazioni.
Nel terzo e decisivo set, in maniera del tutto inaspettata, le percentuali al servizio di entrambi si abbassano. Comincia ad affiorare un po’ di stanchezza e si assiste ad uno scambio di break e controbreak continuo nei primi quattro game. Una fase iniziale pirotecnica che però non rompe l’equilibrio ed è ancora una volta il tie-break a decidere e, come in precedenza, è l’argentino a dimostrarsi più lucido nel momento più importante, ponendo fine alla contesa sul punteggio di 7-3.
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