Nadal, la festa è completata: battuto Ramos, decimo titolo a Monte Carlo!
Aggiornato 23/04/2017 alle 16:38 GMT+2
Questa volta nessuna sorpresa: Nadal rispetta il pronostico e si impone in una finale a senso unico; 6-1, 6-3 il punteggio a favore di Rafa in poco più di un'oretta e un quarto. Per Nadal è il primo successo stagionale dopo le finali perse con Federer (Australia, Miami) e Querrey (Acapulco). Il successo nel Principato vale il decimo titolo qui, il 50esimo sulla terra, il 70esimo della carriera.
da MONTE CARLO – Il re della terra è di nuovo tra noi. Ed evidentemente non poteva essere altrimenti. Troppo poco abituato a queste partite Ramos, ma soprattutto senza soluzioni tattiche per poter mettere in difficoltà il suo avversario. Doveva sperare in un miracolo lo sfavorito spagnolo, aggrapparsi a una giornata no di Nadal che invece così non è stata.
D’altra parte per Rafa gli stimoli c’erano tutti. Anzitutto il primo titolo stagionale del 2017, lui che aveva già giocato 3 finali ed era stato beffato tutte e tre le volte, una da Querrey e due da Federer. E poi l’appuntamento con la storia, per centrare nell’amata Monte Carlo una quadra perfetta: il decimo titolo qui nel Principato – inutile dire che sia un record –, il 50esimo torneo ATP sulla terra battuta, il 70esimo in generale. Un successo che proietta Nadal a re incontrastato del rosso di tutti i tempi, staccando definitivamente Guillermo Vilas nella classifica all-time dei terraioli.
Il resto è una cronaca di una partita già scritta, vuoi perché nelle 14 finali precedentemente giocate con altri connazionali Nadal aveva sempre trovato il successo; vuoi perché al di là di questa statistica, davvero, Albert Ramos Vinolas non aveva il tennis per poter mettere in difficoltàNadal.
Ed è stata così, sostanzialmente, una finale a senso unico e con poco pathos quella di Monte Carlo, specie dopo quell’impietoso 6-1 del primo set che metteva fin da subito in chiaro le cose. Ramos ha provato a lottare ancor di più, a rimanere attaccato più a lungo agli scambi, ma dal fondo il suo mancino non produceva mai concrete minacce a Rafa, che trovato il break nel sesto game l’ha poi condotto fino al 6-1, 6-3 finale.
Nadal insomma si è imposto con relativa semplicità in una settimana in cui i due più accreditati avversari – Djokovic e Murray – hanno fortemente deluso, regolando però al tempo stesso nettamente la stella futura Alex Zverev e la minaccia concreta Goffin. Ora tutti a Barcellona, dove Nadal esordirà in un campo centrale a lui recentemente intitolato per la ricerca di una nuova Decima: anche in Catalogna, infatti, Rafa andrà alla caccia della doppia cifra. Numeri unici di un campione tornato a riprendersi quando lasciato per strada nel recentissimo passato.
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