Kei Nishikori, è il giapponese lo sfidante di Nadal in finale a Monte Carlo: battuto Zverev
Aggiornato 21/04/2018 alle 18:23 GMT+2
Il nipponico batte 3-6, 6-3, 6-4 il giovane Alexander Zverev e ferma la (comunque spesso complicata) settimana del tedesco. Un grande successo per Nishikori che torna in una finale Masters 1000 a distanza di Cincinnati 2016. Nadal conduce 9 a 2 nei precedenti.
E’ Kei Nishikori “l’altro” finalista del Masters 1000 di Monte Carlo. O forse, senza troppi giri di parole, dovremmo dire “è Kei Nishikori la vittima designata per Rafael Nadal”. Questo lo scopriremo nella finale di domani, ma prima di tutto ciò è giusto dare credito al tennista giapponese, al primo vero rientro di livello in questa stagione.
Mentre gli altri prestigiosi colleghi giocavano l’Australian Open, infatti, in nipponico, vinceva il Challenger di Dallas negli Stati Uniti, torneo che serviva per tentare il rientro dopo l’ennesimo infortunio della carriera. Poi la semifinale al torneo di New York, il nuovo stop prima di Indian Wells, un turno a Miami e la bellissima settimana qui a Monte Carlo.
Ha messo in fila nell’ordine Berdych, Medvedev, Seppi, Cilic e oggi anche Zverev, dimostrando una ritrovata condizione fisica, oltre che una buonissima lucidità a livello mentale e di scelte da prendere.
Ne sa qualcosa il giovane avversario tedesco incontrato oggi, ancora una volta poco lucido sul più bello – come ormai spesso visto nella sua seppur precocissima carriera – e beffato da un tennista forse più determinato a prendersi sul serio questa finale. Dopo una settimana di grandissime fatiche infatti – tutti match lottati e tutti vinti in 3 set, da Muller a Struff passando per Gasquet ieri – oggi Zverev si è dovuto arrendere al terzo, lasciando la partita a un avversario che ha chiuso per 3-6, 6-3, 6-4.
Nishikori ha invece coronato il suo grande cammino tornando in una finale che a livello Masters 1000 mancava dal luglio 2016, quando si arrese a Cincinnati contro Novak Djokovic. Domani troverà Rafael Nadal, leader assoluto della terra rossa – 34 set consecutivi vinti dal ko subito da Thiem lo scorso anno a Roma – e imperatore indiscusso del Principato, con 10 finali vinte su 11 disputate. Nishikori dunque sarà di fronte a un’impresa quasi proibitiva. Anche se in realtà esiste un precedente: delle 2 vittorie del giapponese, una è proprio in finale, a Barcellona, nel 2016. Anche se la memoria collettiva va forse al Masters 1000 di Madrid nel 2014, quando prima di inforunarsi e lasciare la partita sul 3-0 del terzo set, Nishikori aveva fatto uno show contro Rafa. Era, però, un altro Kei. Così come soprattutto era un altro Rafa...
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