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Sentenza Sinner: Jannik vince anche l'Atp 500 di Rotterdam, da lunedì 19 febbraio sarà n° 3 del mondo

Matteo Zorzoli

Aggiornato 19/02/2024 alle 10:53 GMT+1

ATP ROTTERDAM - A meno di un mese dal trionfo agli Australian Open, l'altoatesino mette in bacheca il 12° titolo della carriera vincendo la finale dell'Atp 500 di Rotterdam contro Alex De Minaur 7-5 6-4. Da oggi, lunedì 19 febbraio, Sinner diventa il primo italiano della storia numero 3 del mondo.

Sinner: "Settimana pazzesca, mi sforzo al 100% per questi risultati"

Non si ferma più Jannik Sinner. A meno di un mese dal trionfo agli Australian Open, l'altoatesino mette in bacheca il 12° titolo della carriera vincendo la finale dell'Atp 500 di Rotterdam contro Alex De Minaur: 7-5 6-4 il risultato finale in due ore e 5 minuti (7-0 il bilancio degli scontri diretti tra i due, una sentenza). Da lunedì 19 febbraio Sinner sarà il primo italiano della Storia a diventare n° 3 del mondo grazie al sorpasso su Daniil Medvedev. Ora nel mirino dell'allievo di Vagnozzi e Cahill, in striscia positiva da 15 partite consecutive, il secondo posto di Carlos Alcaraz, in caduta libera nelle ultime settimane (sabato ha perso in semifinale contro il cileno Jarry a Buenos Aires). La sfida tra i due enfant prodige del tennis mondiale sarà serratissima già nella trasferta americana outdoor nei Masters 1000 di Indian Wells e Miami, con l'azzurro a "soli" 835 punti dal murciano.
Le partite con De Minaur, grande amico di Sinner, hanno segnato la carriera del ragazzo di Sexten: la prima finale vinta nel circuito maggiore alle Next Gen Finals milanesi nel 2019, il primo 1000 a Toronto e la Coppa Davis, entrambe nel 2023. Grazie al settimo successo, l'azzurro, vera e propria bestia nera dell'australiano, festeggia l'ennesimo traguardo e il secondo titolo del 2024 (su due tornei disputati, era da 23 anni che un neo-campione Slam non vinceva all'appuntamento immediatamente successivo nel circuito maggiore). Una settimana che racconta alla perfezione il momento che sta vivendo Sinner tra fiducia e strapotere tecnico: pur non essendo al top dal punto di vista fisico, ha lasciato solo un set per strada, agli ottavi contro Monfils. E il meglio deve ancora venire...

La sintesi della finale

A Rotterdam Sinner e De Minaur sono protagonisti del match più combattuto della loro rivalità, soprattutto grazie ai progressi fatti dal 25enne di Sidney che da lunedì sarà n° 9 del mondo. Nel primo set l'equilibrio viene interrotto nel quinto game: Jannik serve per il parziale sul 5-4, ma spreca quattro chance subendo il controbreak in extremis dell'avversario. Nulla di grave: il cinismo e la tenuta mentale del ragazzo di Sexten hanno ancora una volta la meglio e dopo un'ora è 7-5 Sinner. L'australiano prova a sfruttare un secondo, piccolo, passaggio a vuoto dell'italiano ad inizio secondo set, ma niente da fare. Due palle break annullate e nuovo break azzurro. La finale sembra ormai segnata, ma causa servizio altalenante (56% la statistica delle prime in campo a fine partita) il rosso perde di nuovo il turno di battuta. 3-3, ma il copione è quello del primo set: De Minaur non sfrutta l'inerzia ed è allora Sinner a portarsi di nuovo avanti di un break. Quello decisivo per chiudere 6-4 e alzare la seconda coppa in 21 giorni.
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Sinner non si nasconde: "Il mio sogno è diventare numero 1 al mondo"

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