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Rafa c'è! Nadal schiaccia uno spento Wawrinka: è semifinale

Simone Eterno

Aggiornato 16/10/2015 alle 15:39 GMT+2

Il maiorchino gioca un grande primo set ed apptofitta poi nel secondo di un Wawrinka completamente esaurito: 6-2, 6-1 il finale. Avanti anche Tsonga che supera dopo quasi 3 ore di battaglia Kevin Anderson e Novak Djokovic, bravo a regolare in un complicato primo set le ire di Tomic. Chiude il quadro Murray con il netto 6-1, 6-3 a Berdych

Rafael Nadal of Spain celebrates winning his men's singles tennis match against Ivo Karlovic of Croatia at the Shanghai Masters tennis tournament in Shanghai, China, October 14, 2015

Credit Foto Reuters

I tempi per gridare ‘rieccolo’ forse sono prematuri, anche perché ‘quel’ Nadal, forse, potrebbe non tornare mai più. Ma certamente un ‘bentornato’ non ce lo leva nessuno. Rafa Nadal vince e convince anche oggi, superando alla grande un Wawrinka in partita solo per 6 game, e prendendosi dopo la finale di Pechino anche la semifinale del Masters 1000 di Shanghai.
Dietro al 6-2, 6-1 con cui il maiorchino ha umiliato Wawrinka bisogna però come al solito soppesare meriti e colpe. Se da una parte abbiamo infatti registrato un Nadal come anticipato estremamente interessante, specie per la capacità inizia di trovare fin da subito ritmo e profondità col dritto, dall’altra parte dobbiamo registrare uno Stan completamente bollito dal successo di Tokyo e dalle fatiche di ieri contro Marin Cilic. Dopo un avvio altamente spettacolare e 4 game che lasciavano presagire grande lotta, l’allungo di Nadal è stato un colpo da ko per Wawrinka, che a livello mentale ha immediatamente staccato, lasciando spazio all’evidente stanchezza culminata in certi momenti in atteggiamenti molto simili all’insofferenza.
Ciò non cancella però i meriti di Nadal, che per la prima volta nell’anno sembra essere realmente competitivo ai livelli a lui più consoni e che non a caso torna a battere due Top10 nella stessa settimana: non gli riusciva dal Roland Garros 2014 che diventa Masters 2013 – anno d’oro sul veloce - se vogliamo spostare la statistica a questa superficie.
Insomma, Rafa si gode il momento e acquista di partita in partita una condizione che lo pone come outsider interessante in ottica ATP Finals. Dato per scontato infatti che Djokovic sia al momento ingiocabile praticamente per tutti, questo Nadal è per lo meno tornato a dare la sensazione di poter essere un avversario per gli altri. Uno su tutti Tsonga, suo prossimo match sulla strada della finale. Il francese ha negato a Kevin Anderson il sogno della prima semifinale 1000 in carriera. Nella battaglia da quasi 3 ore che ha aperto il programma dei quarti di finale, il transalpino si è imposto infatti per 7-6 (6), 5-7, 6-4.
Semifinale che raggiunge naturalmente anche Novak Djokovic. Il serbo viaggia ormai da mesi col pilota automatico e oggi riesce ad avere la meglio anche di un estremamente combattivo Bernard Tomic. Dopo la battaglia di ieri finita ben oltre la mezzanotte con Gasquet, l'australiano si è presentato oggi fresco di best ranking in carriera - 18 - e voglioso di provare a fare lo scherzetto al fenomeno di Belgrado. E da un centro punto di vista Tomic c’è anche riuscito. A lungo in partita e capace anche di rientrare di un break quando era sotto 4-2, Bernie si è scatenato anche nel tie-break, dimostrando un’ottima condizione psico-fisica e annulland due set point sul 6-4 Djokovic. Però, alla fine, come sempre succede, è stato il numero 1 al mondo a dettare la sua legge nel momento chiave, chiudendo il set per 8 punti a 6 e spianandosi così la strada per un secondo parziale tutto in discesa. Il punteggio finale è stato infatti di 7-6, 6-1, con Novak Djokovic che ha aggiornato così il suo score stagionale all’invidiabile cifra di 71-5. Ad Andy Murray, autore di una più che convincente prova contro il solito 'già battuto' Berdych - 6-1, 6-3 il punteggio - l’ingrato compito di provare a fermarlo.
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