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Halep, che paura! Quasi 4 ore e 3 match point annullati per centrare gli ottavi

Simone Eterno

Aggiornato 20/01/2018 alle 11:11 GMT+1

La numero 1 del mondo viene trascinata in battaglia da Lauren Davis, con l'americana che non sfrutta 3 match point consecutivi sull'11-10 del 3° set; la Halep si salva così per 4-6, 6-4, 15-13 e accede alla seconda settimana. Più semplice il compito di Karolina Pliskova e Madison Keys che passano in 2 set.

Romania's Simona Halep reacts during their women's singles second round match against Canada's Eugenie Bouchard on day four of the Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 18, 2018. / AFP PHOTO / Paul Crock / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITOR

Credit Foto Getty Images

Simona Halep b. Lauren Davis 4-6, 6-4, 15-13

La numero uno del mondo se l’è vista brutta. Anzi, bruttissima. Tre ore e tre quarti di battaglia, 3 match point consecutivi annullati e la consapevolezza di essere sopravvissuta a una giornata difficilissima. Simona Halep centra l’obiettivo della seconda settimana ma per farlo deve sudare sette camicie. Merito della statunitense Lauren Davis, che parte meglio e che soprattutto vende carissima la pelle. La tennista americana sorprende la Halep nel primo set, ma subisce poi la rimonta nel secondo. Tutto sembra portare verso un rapido cambio di comando della partita, ma la realtà dei fatti ci racconta che proprio in quel momento inizia a scatenarsi quella che diventerà la quarta partita più lunga di sempre dell'Australian Open (torneo femminile).
Una battaglia dove la Halep annulla 3 match point consecutivi sull’11-10, ma dove non conferma nemmeno il break di vantaggio poco più avanti. La Davis - più volte medicata al piede - si arrende però per 15-13 dopo 3 ore e 45 minuti, lasciando il campo tra gli applausi. Un quasi upset che ritarda di non poco tutto il programma del centrale, ma che alla fine non stravolge il tabellone e piazza la testa di serie n°1 al turno successivo: troverà una tra Barty e Osaka.

Madison Keys b. Ana Bogdan 6-3, 6-4

Decisamente più semplice il compito della Keys, che tiene alta l’ormai cadente bandiera americana (in questo torneo) e lo fa superando la tennista romena in due set. Keys che si conferma giocatrice dal tennis “a sprazzi”, ma a cui per ora basta infilare qualche serie di game. La finalista dell’ultimo US Open infatti è ancora lontana dalla forma migliore - da Flushing Meadwos a prima di questo torneo ha giocato solo due partite - ma per regolare il tennis della Bogdan non serve la più elevata delle prestazioni. La romena infatti gioca una buona partita, ma nei pochi game in cui la Kets cambia passo alla fine paga dazio e si arrende per 6-3, 6-4.

Karolina Pliskova b. Lucie Safarova 7-6, 7-5

Chi invece appare in discreta salita dopo due primi turni di poco conto è Karolina Pliskova. La testa di serie n°6 del tabellone femminile si trova davanti una tostissima Safarova per un derby ceco che sul campo è stato molto più equilibrato del previsto. La Safarova ha infatti dato a lungo fastidio alla Pliskova, che agganciata però - come al solito - a un ottimo servizio, ha sempre tenuto a distanza dalle palle break un’avversaria mancina a tratti parecchio insidiosa negli scambi. Pliskova che se l’è cavata con un tiratissimo tie-break del primo set - chiuso per 8 punti a 6 e dopo aver annullato un set point - e che ha poi sfruttato la chance nel dodicesimo gioco del secondo, quando in spinta in risposta ha reso vano la buonissima prestazione della sua avversaria. Ora trova la vincente tra Pera e Strycova.
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