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Camila Giorgi s'illude, poi crolla: si spegne l'ultima speranza dell'Italia nel femminile

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DaEurosport

Aggiornato 18/01/2018 alle 12:50 GMT+1

L'azzurra vince il primo set, ma viene ripresa dalla Barty nel secondo e viene tradita dal fisico nel terzo. Il finale è 5-7 6-4 6-1, all'Italia restano solo Seppi e Fognini.

Camila Giorgi - Australian Open 2018

Credit Foto Getty Images

Camila Giorgi è arrivata a Melbourne con delle buone sensazioni dopo aver maltrattato Stephens, Kvitova e Radwanska ed essere uscita da Sydney con rinnovata fiducia. È per questo che l’eliminazione dagli Australian Open fa particolarmente male al tennis azzurro. La Barty, padrona di casa e testa di serie numero 18, si è rivelata avversaria alla portata della giocatrice italiana che a suon di vincenti ha portato a casa il primo set per 7-5.
Il break a zero nel fatidico settimo gioco aveva consentito alla Giorgi di andare a servire per il set sul 5-4, salvo farsi riacciuffare sul 5-5, e poi sul 6-5 complice la pressione avvertita dall’australiana. Gli errori non forzati, infatti, sembravano una costante anche per la Barty, costretta a giocare in difesa per la spinta di Camila.
Pian piano la partita è, però, girata per un graduale decremento della percentuale di prime della tennista di Macerata, fuori giri anche con il dritto, colpo sempre scagliato in diagonale per quel lungolinea indigesto. Il servizio, come spesso capita nel tennis femminile, si è trasformato in un’arma a sfavore e il 6-4 del secondo parziale ha di fatto decretato la fine anticipata del match.
Lo psicodramma si è materializzato per un problema muscolare della Giorgi, dolorante alla gamba e quasi ferma nel set decisivo mentre l’australiana si sentiva padrona della scena sulla spinta del suo pubblico festante. In un attimo, la Barty ha staccato il pass per il terzo turno con un impietoso 6-1 che spiega l’impossibilità dell’azzurra di fare match alla pari anche nel terzo parziale.
In due ore e un minuto Camila ha così salutato Melbourne, battuta 5-7 6-4 6-1. Ashleigh Barty ora ha la chance di diventare la più giovane giocatrice australiana di sempre nella Top 15 della classifica WTA a 21 anni. La festa per la beniamina del pubblico è completa mentre l’Italia si lecca ancora una volta le ferite e porta al terzo turno solo Seppi e Fognini.
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