Federer splende nella battaglia dei rovesci a una mano: Gasquet s'inchina

Esattamente dodici mesi fa, Roger Federer batteva Tomas Berdych dando una svolta al suo fenomenale torneo australiano. Oggi, sempre al terzo turno, lo svizzero alza il livello del suo tennis in una battaglia a suon di rovesci a una mano con Richard Gasquet, una gioia per gli occhi dei nostalgici.

"Ormai la mano sinistra è solo un ornamento per me", esclama il campione in carica al termine del match, lui che da piccolo aveva cominciato a giocare con l’impugnatura a due mani per poi decidere saggiamente di cambiare. Federer imposta la sua partita sull’anticipo e la mossa si rivela vincente: il francese avrebbe bisogno di tempo per le sue aperture ma non riesce a far partire i suoi colpi come vorrebbe.

Il fuoriclasse di Basilea aggredisce Gasquet con delle risposte vincenti, tra cui quella che vale il 3-1 del primo allungo. Le percentuali al servizio sono altissime, in particolare la prima è una sentenza e la testa di serie numero 29 si ritrova con la testa sott’acqua sul 6-2. Il secondo parziale è, invece, combattuto fino a quando la SABR e le demi-volée diventano un fardello troppo pesante da sostenere per il francese che cede la battuta nel dodicesimo gioco: 7-5.

Questa volta, contrariamente al passato, Gasquet non si lascia abbattere dal punteggio e trova la forza di reagire dopo il 4-1 che sembrava una condanna. Federer annulla la prima palla-break con un ace, ma la seconda gli costa il 3-4 del contro-break e l’aggancio. Sul 5-4, però, il vincitore di 19 Slam porta a termine il 90esimo successo agli Australian Open (6-2 7-5 6-4 il finale).

Un numero impressionante che precede lo scontro agli ottavi contro Márton Fucsovics, 25enne ungherese numero 80 del mondo che ha sfruttato un buon tabellone per issarsi a questo step. Non era mai andato oltre il primo turno negli Slam e ora potrà godersi l’atmosfera della Rod Laver Arena.