Australian Open: Garbine Muguruza supera 7-5 6-3 Pavlyuchenkova e vola in semifinale

Che fosse tornata a un alto livello, era ormai da parecchi giorno che lo andavamo ripetendo: Garbine Muguruza c’è ed è un validissima pretendente al titolo di campionessa di questa edizione.

A confermarlo anche l’ultimo quarto di finale del tabellone femminile dell’Open di Australia, con la tennista spagnola giustiziere in 2 set della russa Anastasia Pavlyuchenkova.

Un match estremamente solido quello della Muguruza, che ha riportato in questo inizio 2020 la spagnola laddove merita per capacità atletiche e qualità tennistiche di stare: nelle elite dei tornei dello slam.

Una Muguruza che così in alto non si spingeva dalla semifinale del Roland Garros 2018; e che qui in Australia non era mai riuscita ad andare oltre i quarti di finale.

Ce l’ha fatta oggi, Garbine Muguruza, grazie a una partita di grande qualità dal fondo e dove non hai mai perso il controllo della situazione. Per due volte nel corso del primo set costretta a inseguire nel punteggio, Muguruza ha immediatamente rintuzzato i tentativi di una Pavlyuchenkova sì brava a strappare la battuta per prima, ma mai a confermalo. Specialmente con la seconda di servizio la russa ha infatti avuto grossi problemi, regalando troppo alla spagnola al conteggio dei doppi falli. Da questo punto di vista emblematico è stato il finale del primo parziale, con Pavlyuchenkova nel game decisivo autrice di ben 3 doppi falli (per altro tutti e tre da destra) che hanno permesso alla Muguruza di prendersi il primo set per 7-5.

Il resto l’ha fatto la nuova, rapidissima reazione al turno di servizio perso dalla nativa venezuelana in avvio di secondo set. Subito sotto di un break, anche in quel caso Pavlyuchenkova non è riuscita ad allungare, subendo l’immediato rientro dell’avversaria. Da lì la partita è definitivamente girata, con il break decisivo piazzato da Muguruza sul 4-2 e condotto poi con autorevolezza fino al 7-5, 6-3 finale.

Per Pavlyuchenkova la semifinale slam resta così un tabù: per la sesta volta in carriera infatti la russa deve fermarsi ai quarti di finale. Fa festa di contro una ritrovata Muguruza, virtualmente di nuovo in Top20 grazie a questo risultato ma soprattutto certa di potersi giocare una bella ‘rivincita’ contro Simona Halep: nel 2018 a Roland Garros fu infatti proprio la romena a fermarla sul più bello. I precedenti dicono 2-2, ma occhio perché su questa superficie la Halep non ha mai battuto la spagnola e soprattutto nell’ultimo incrocio, sempre del 2017 (a Cincinnati) subì un impietoso 6-1, 6-0. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, ma la Halep avrà già certamente fatto scattare l’allarme di massima attenzione.