Match al cardiopalma per Jannik Sinner! Recupera Marton Fucsovics da 0-2 sotto e centra gli ottavi con Tsitsipas

È proprio il caso di dirlo: Jannik Sinner ha sventato un ostacolo, un pericolo. Contro Marton Fucsovics, onesto mestierante numero 78 delle classifiche ATP, l’altoatesino ha rischiato l’eliminazione, ma in qualche modo è riuscito a ribaltare il match e ha vinto con il punteggio di 4-6, 4-6, 6-1, 6-2, 6-0 in tre e 33 minuti di gioco. Pazzesco come l’azzurro sia "risorto" dopo una partenza a rilento: nei primi due parziali, oltre all’ottimo rendimento dell’ungherese, a Jannik non entrava niente. Il dato dei gratuiti contava oltre 20 colpi. Poi, come l’araba fenice, a metà del quarto set, sotto 2-0, Jannik ha cambiato marcia e ha messo al tappeto un Fucsovics generoso ma sempre più in difficoltà dal punto di vista fisico. Il match, di fatto, negli ultimi 40 minuti non è più esistito: 12-0 il conto dei game per il classe 2001, che a fatica ha conquistato l’ennesimo viaggio gli ottavi di finale. In carriera si tratta dell’ottava volta nei primi 16 dello slam, al pari di Fabio Fognini e Adriano Panatta. Nella notte tra sabato e domenica affronterà Stefanos Tsitsipas nella rivincita della sfida andata in scena un anno fa proprio in Australia.

Nel primo set si comprende dal primo quindici che Sinner non è nelle sue versioni migliori: tanti errori con il dritto e servizio perso malamente in apertura. L’altoatesino rimedia nel secondo gioco, con alcuni colpi di buon livello con il rovescio, ma paga dazio nuovamente nel quinto, cedendo il proprio turno in battuta. Fucsovics gioca in grande fiducia e archivia la pratica sul 6-4. Nel secondo set la musica non cambia, Jannik soffre terribilmente le variazioni di ritmo dell’avversario e non trova mai il campo. Il break del terzo game è la logica conseguenza, ma nuovamente l’azzurro più con la testa che con il tennis ristabilisce la parità nel sesto game. Un’illusione perché l’ungherese strappa a zero il servizio al nostro portacolori nel nono gioco e si aggiudica la frazione sul 6-4.

Nel terzo set il momento decisivo è il primo game perché il n.16 del mondo salva una palla break dal sapore di sconfitta. Scampato il pericolo, il braccio di Jannik si scioglie e si vede anche qualche errore in più del n.78 ATP. Il classe 2001 del Bel Paese va avanti di due break e, pur qualche patema d’animo di troppo nel settimo gioco (quattro palle del parziale contro-break annullate), mette a referto il parziale sul 6-1.

Nel quarto set l’inizio è disastroso e anche un pizzico di fortuna supporta Fucsovics tra nastri e righe nel secondo game. Il break di ritardo scuote l’azzurro che da quel momento mette in scena il suo miglior repertorio. Guadagnando sempre più campo, Sinner fa sua la frazione in maniera autorevole sul 6-2. Nel quinto set si assiste a un monologo dell’italiano: l’ungherese, anche perché di benzina nel serbatoio ne è rimasta poca, non può più opporsi alla pesantezza di palla dell’italiano. Ne consegue un 6-0 che manda i titoli di coda sul confronto.

Sembra aver approcciato il 2023 come fosse un anno di redenzione, di riscatto, Stefanos Tsitsipas. Continua il percorso netto nell'estate australiana dopo le quattro vittorie ottenute in ATP Cup, ai danni di Tallon Griekspoor nel terzo turno degli Australian Open. Il greco non eccelle qualitativamente per il tennis espresso, ma i risultati gli danno ragione: nessun set lasciato per strada in tre partite. Anche l'anno scorso si era reso partecipe di una parabola similare, barcamenandosi nei primi turni senza brillare prima di alzare l'asticella dai quarti di finale, proprio contro Jannik Sinner.

Quest'anno si riaffronteranno un turno prima, negli ottavi, e i presupposti per sovvertire il pronostico potrebbero essere un po' più rilevanti. Griekspoor offre troppo poco per poterlo impensierire, deve maturare più esperienza con i più grandi per essere competitivo in questo genere di partite. Il numero 3 del seeding gliene ha date di occasioni, un set-point nel dodicesimo game del secondo set (l'unica palla break offerta da Tsitsipas) e un paio di rovinosi doppi falli nel tiebreak. Non è bastato per rimetterlo in carreggiata.

Il match non si discosta mai dalla normale amministrazione, un 6-2 7-6 6-3 privo di grandi picchi emozionali e spunti tecnici su cui riflettere in vista del big match con Sinner. Niente di nuovo sul fronte occidentale, il greco serve alla grande e comanda con il dritto, potrebbe fare più fatica quanto pressato sul lato del rovescio, ma si sa destreggiare con tagli e variazioni. L'unico dei cinque precedenti favorevole a Sinner risale a Roma 2020.

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Il prize money toccherà la cifra di 48,3 milioni di euro da distribuire tra tutti i tabelloni principali (doppi inclusi) e quelli di qualificazione di singolare maschile e femminile. L’aumento è del 3,4% rispetto al 2022 e si colloca in una tendenza di crescita ininterrotta a partire dal 2003, quando il totale era inferiore a 20 milioni di dollari australiani

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