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Fognini: "Berrettini e Sinner? Un fastidio che mi sprona. Thiem numero 1 nel 2025"

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Pubblicato 15/04/2020 alle 17:59 GMT+2

In una lunga intervista a Sky Sport, il ligure ripercorre la sua carriera e parla di presente e futuro del tennis mondiale.

Fabio Fognini

Credit Foto Imago

Roma è Roma, tutto quello che sta accadendo è molto surreale. Da italiano mi mancherà: capisco la Federazione e gli appassionati che vogliono farla giocare da un’altra parte, io però da italiano e da giocatore mi auguro di no perché Roma è speciale
Questa la posizione di Fabio Fognini sulla possibilità che gli Internazionali d’Italia di tennis vengano spostati in un’altra città a causa dell’emergenza Coronavirus che ha costretto l’ATP a fermare il tennis sino all’11 di luglio.
Non sono io che decido ovviamente – ha aggiunto il tennista ligure a Sky Sport 24 – ma giocare gli Internazionali a Torino, Napoli o Genova cambierebbe molto

"Si deve ricominciare solo quando finirà la pandemia"

Il tennis mi manca, è più di un mese che non gioco ma sulla ripresa la vedo molto grigia. Si deve ricominciare solo quando finirà la pandemia, prima farò molta fatica a pensare di giocare a porte chiuse: non parteciperò se si riprenderà e non sarà sicuro
Queste le parole di Fabio Fognini sull’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19 che ha fermato anche il circuito ATP di tennis sino al 12 luglio.
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Le parole di Federica Pellegrini

Sono d’accordo con le parole della Pellegrini, capisco che si parli solo di calcio che genera soldi e gli altri sport vengono messi un po’ da parte. Ma in questo momento è un bene però che il tennis venga messo da parte
In queste settimane il numero due d’Italia ha parlato anche con altri tennisti della situazione eccezionale:
Ho sentito Wawrinka, Feliciano Lopez, Dimitrov – ha raccontato il ligure – anche loro credono che la cosa principale è che finisca tutto, poi se ne riparlerà

Sinner

A livello di exploit Sinner ancora non ha fatto niente, è un ragazzo che a livello internazionale ha un futuro brillantissimo davanti a sé ma in Italia siamo molto bravi a metterli in primo piano quando ancora non hanno fatto risultati, mi auguro che venga lasciato in pace
Questo il pensiero di Fabio Fognini sul giovane altoatesino, classe 2001 e attualmente numero 73 ATP.
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Berrettini

Avrà tanti ostacoli nel corso della sua carriera, come tutti del resto – ha aggiunto il numero due d’Italia ai microfoni di Sky Sport 24 – Matteo Berrettini invece è esploso in un finale di stagione incredibile, io ho sempre detto che più siamo e meglio è. Se mi ha provocato fastidio il suo exploit? Un fastidio a livello agonistico che è giusto che ci sia e che mi sprona, penso sia un fastidio giusto che mi fa ancora giocare e mi tiene vivo. Io sono il più vecchietto di chi tira il carro, questi due ragazzi sono ancora molto giovani e hanno davanti a loro una carriera molto rosea. Lasciamoli lavorare in pace, Berrettini è un gradino sopra perché ha vinto tornei, ha fatto una semifinale Slam ed è andato anche alle ATP Finals
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Coppa Davis

Un pensiero anche sulla Coppa Davis dove l’Italia si presenta con un parco giocatori molto forte:
Io ci provo, ogni volta che la gioco mi sbatto in 14 pezzi anche se con il formato nuovo ha perso il valore e la vera fatica che invece aveva prima tre set su cinque, mi piaceva di più così – ha ammesso Fognini – la vivo in una maniera molto forte, bisogna essere molto affiatati e avere una squadra pronta al sacrificio. Vincerla? In questo momento come nomi e giocatori ci siamo, mancano altri tasselli da aggiungere

Bestie nere e top 10

Ho un paio di bestie nere, Gilles Simon e David Ferrer. Ho giocato contro entrambi più volte e ho perso sempre. Contro Ferrer ho disputato un paio di finali e non ho mai avuto la minima chance di vincere. Chi metterei più in difficoltà a livello di top 10? Considerando il mio gioco, e ipotizzandomi al meglio della forma, direi che Rafa Nadal sarebbe l'avversario che, forse, riuscirei di più a mettere in difficoltà. Djokovic o Federer ti tolgono il tempo e non ti fanno pensare. Mentre Rafa ha un altro tipo di gioco che, tra virgolette, ti lascia giocare. Se devo sbilanciarmi dico lui
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La profezia

A livello di cinque set la mia miglior partita è stata contro Murray in Coppa Davis nel 2014. Non ho mai avuto cali, la mia miglior prestazione. Subito dopo metto quella contro Nadal agli US Open del 2015. Il migliore al mondo nel 2025? Scrivetelo: Dominic Thiem potrebbe diventare il numero uno entro cinque anni
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