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Tennis Nadal, Roma in dubbio: "Valuterò per il coronavirus"

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Aggiornato 06/08/2020 alle 14:30 GMT+2

Rafa Nadal mette in dubbio la sua partecipazione agli Internazionali d'Italia: più speranze per il Roland Garros, ma lo spagnolo vuole valutare la situazione coronavirus in Europa prima di prendere una decisione definitiva.

Rafael Nadal

Credit Foto Getty Images

Annunciata l'assenza agli US Open, il numero 2 del mondo Rafael Nadal valuterà "la situazione in Europa" prima di decidere se partecipare ai tornei di Roma (20-26 settembre) e del Roland Garros (27 settembre-11 ottobre).
Mi preparerò per la stagione su terra battuta in Europa e, quando arriverà il momento, prenderò la mia decisione
Queste le parole del campione di tennis durante una conferenza stampa virtuale da Maiorca, dove vive. "Vedremo qual è la situazione in Europa e se tutto sarà sotto controllo o meno. Dopo prenderò la mia decisione", ha aggiunto lo spagnolo, mentre in diversi Paesi europei nelle ultime settimane sono tornati ad aumentare i casi di coronavirus. Nadal, 12 volte vincitore del Roland Garros compresi gli ultimi tre anni, non ha mai perso il torneo di Parigi dalla sua prima presenza, nel 2005.
CANCELLATO IL MADRID OPEN: 6 MASTERS 1000 SU 9 ANNULLATI

Roma in bilico, molte più speranze per il Roland Garros

In realtà, il dubbio principale di Rafa riguarda gli Internazionali d'Italia, in programma la settimana prima dello Slam francese:
Con la cancellazione di Madrid, l'ATP dovrà modificare il calendario e io aspetterò prima di prendere la mia decisione
L'intenzione del maiorchino sembra quella di andare a Parigi solo se la finale non coinciderà con il giorno di partenza del Roland Garros (27 settembre). Sul tavolo c'è la possibile estensione del torneo del Foro Italico a 10 giorni oppure il rinvio di una settimana del torneo ATP 250 di Kitzbuhel, in linea con la settimana originaria del Masters 1000 di Madrid. Sono, infatti, Kitzbuhel e Roma gli ultimi appuntamenti su terra rimasti in calendario in preparazione al Roland Garros.

Sulla rinuncia agli US Open

Ammiro il lavoro dell’ATP e della USTA, credo che i giocatori dovrebbero essere grati per l’opportunità di tornare a giocare. Tutti sanno quanto ami giocare a New York, è difficile descrivere come mi sento, ma dopo aver parlato con il mio team e con la famiglia ho dovuto prendere questa decisione. Non è il momento di fare lunghi viaggi, perché non sappiamo cosa potrebbe succedere. Chiaramente non sono felice di non giocare uno dei più grandi tornei al mondo, ma ora come ora il cuore mi sta dicendo di non pensare alla competizione
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Lo US Open sarà comunque uno Slam, non sono tanto arrogante da dire che se non ci sono io allora non è un grande torneo! Sarà uno Slam, e il vincitore lo percepirà come tale

L'Adria Tour

Credo che gli sportivi debbano essere un esempio, perciò bisogna essere responsabili. L’Adria Tour è stato un errore, ma è normale sbagliare quando si ha a che fare con una situazione mai affrontata prima. Come dicevo prima, in un momento di imprevisti come questo ogni decisione potrebbe essere giusta o sbagliata, è difficile saperlo
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