Tennis, Next Gen ATP Finals - Alcaraz e Nakashima chiudono in testa il gruppo A

Il Day 3 delle Next Gen ATP Finals apparecchia per le attesissime semifinali: la sessione pomeridiana si è aperta col duello Alcaraz-Cerundolo, del tutto ininfluente ai fini della classifica. A prenotare il secondo slot per le semifinali è l'americano Nakashima, che rimonta in 4 set un impetuoso ma sprecone Holger Rune. Nel gruppo B, gioiscono Sebastian Baez e Sebastian Korda, che con le loro vittorie escludono Lorenzo Musetti dalla competizione.

Lo spagnolo aveva già centrato il passaggio del turno con la vittoria di ieri su Brandon Nakashima. L’argentino invece, dopo aver incassato due sconfitte di fila, non aveva più nulla da chiedere alla classifica.

Il risultato? Un match giocato su ritmi blandi e zavorrato da leggerezze tecniche. A spuntarla è stato il solito Carlos Alcaraz, che ha arrotondato a 3-0 il suo record nella fase a gironi imponendosi 4-0 4-1 2-4 4-3 in un’ ora e 23 minuti. Il 18enne di Murcia diventa il più giovane giocatore a vincere 30 match in una stagione dopo il suo idolo Rafa Nadal.

Nel primo set, Cerundolo conferma l’impaccio nel muoversi sulla rapida superficie milanese. L’argentino risponde a tre metri di distanza dalla linea di fondo e non trova il mordente per replicare alla palla pesante di Alcaraz. Lo spagnolo a sua volta, conduce il match in modalità risparmio energetico. Alcaraz trova due break col minimo sforzo e sigilla sul 4-0 il primo set in soli 15 minuti.

Il medesimo copione si ripropone al secondo set (chiuso sul 4-1 per lo spagnolo), quando Alcaraz ruba il servizio a Cerundolo al quarto gioco, aiutato dall’intervento benevolo del nastro.

Lo spagnolo si conferma particolarmente falloso anche nel terzo set, quando continua a seminare chance(salverà 9/10 palle break nel match) sotto il naso dell’avversario che poco a poco prende le redini degli scambi. Alcaraz infatti, concede il primo set del suo torneo al sesto gioco, quando un Cerundolo in fiducia lo sorprende a battuta. Deciso a rischiare il tutto per tutto, coi piedi finalmente in campo, l’argentino prende più volte in controtempo il 18enne di Murcia, invogliandolo persino a chiamarsi fuori dallo scambio.

Un Alcaraz impigrito segue a ruota anche nel quarto set, per poi archiviare la pratica con l’unica folata propositiva del suo match: al tiebreak, lo spagnolo - che ha dominato il confronto dei vincenti 23 a 6 - sale nuovamente in cattedra e decreta il suo terzo successo consecutivo sul 7-3.

Nel secondo match di giornata, Brandon Nakashima strappa il pass per la semifinale con una vittoria di polso su Holger Rune. L’americano si aggiudica lo scontro diretto col punteggio 3-4 4-1 4-1 4-3 e chiude il girone A in seconda posizione. Affronterà Sebastian Korda, che ha chiuso in testa il gruppo B. L’americano si regala un altro highlight da imprimere a caldo nella memoria, dopo le prime due finali ATP di Los Cabos e Atlanta conquistate quest’anno. Nakashima disputa un match paziente e ordinato, cedendo l’iniziativa al danese e capitalizzando sulla sua fallosità.

La tensione monopolizza il primo set: entrambi si rubano il servizio tra il secondo e terzo gioco, commettendo in questo segmento ben 10 errori non forzati e 4 doppi falli. Sul finale però, emerge prepotentemente Holger Rune: aggressivo in risposta e migliorato a servizio (dopo i 4 doppi falli di partenza, infila 6 ace nel primo set), il danese schiaccia l’americano al tiebreak per 7-3.

Inizialmente stonato al servizio (nel primo parziale tiene in campo solo il 50% delle prime) e miope col dritto, Nakashima viene graziato dai demeriti del danese nel secondo set. In questo frangente affiora improvvisamente il limite dell'allievo di Christensen: la discontinuità. Senza imboccare alcuna graduale parabola decrescente, il servizio di Rune si inceppa irrimediabilmente: altri tre doppi falli e solo il 53% di prime tenute in campo non sono sufficienti per stare a galla. Nakashima, senza alzare di troppo il livello del suo tennis, ne approfitta per rubare due volte la battuta e chiudere in fretta il secondo parziale sul 4-1 in suo favore.

Il danese prolunga la permanenza sulle montagne russe anche nel terzo set, quando una crescente frenesia gli impedisce di difendere un break immediato sull’americano. Nakashima si limita a riscuotere sulle note stonate del danese, e riemerge con la consueta regolarità mostrata in queste giornate. L’americano, decisamente migliore sulla prima (converte in punti il 100% delle prime in campo nel terzo set, contro il 57% del danese), sigla il sorpasso al terzo set con un altro 4-1 finale.

Il dramma ondivago di Rune giunge al capolinea nel quarto set: ancora una volta il danese trova il break per primo, ancora una volta non riesce a confermare il vantaggio nel proprio turno a servizio. Nakashima ne controlla con pazienza gli acuti e al tiebreak riesce a remare contro l’inerzia negativa accumulata nel torneo (0/4 tiebreak vinti prima di quello decisivo), eliminando Rune con un secco 7-1.

I 10 set disputati in due giorni si sono fatti sentire troppo presto sulle gambe di Hugo Gaston. In un confronto a senso unico, Sebastian Baez trionfa in tre set 4-3 4-2 4-2 assicurandosi il passaggio alla semifinale. Il francese prova a ruggire nel primo set, ma i suoi due break vengono rimontati dal frizzante Baez. L’argentino ruba il servizio al francese sul 2-3 e effettua il controsorpasso al tiebreak, dove domina 7-2.

I muscoli di Gaston non si sciolgono nemmeno nel secondo parziale: il francese comincia a mostrarsi insofferente e avventato nel liberarsi dai duelli imbastiti dal giovanissimo di Buenos Aires: Baez sfonda al killer point del terzo game con uno smash da fondocampo che lascia impietrito l’avversario. Alla racchetta di Buenos Aires basta accelerare una manciata di volte per bucare l’esile difesa di Gaston anche nel terzo set, che si conclude sul 4-2.

Con l'eroe di casa escluso dai "Magnifici 4", andiamo a vedere gli accoppiamenti delle semifinali milanesi di domani. Il torneo infatti non si ferma qui.