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Nishikori, partenza shock e poi rientro: Verdasco ko, il giapponese ai quarti

Simone Eterno

Aggiornato 05/06/2017 alle 18:15 GMT+2

La testa di serie n°8 del torneo parte malissimo - per via anche di qualche problema alla schiena - ma poi esce alla distanza: 0-6, 6-4, 6-4, 6-0 il punteggio che vale a Nishikori il pass per i quarti di finale: lì troverà Andy Murray.

Kei Nishikori bei den French Open 2017

Credit Foto Getty Images

dall’inviato a PARIGI – Doveva essere un match interessante più che altro per la condizione opposta in cui arrivavano entrambi. Da una parte Fernando Verdasco, forte di un gran torneo e due vittorie di prestigio, la prima al primo turno con Alex Zverev e l’altra – nettissima – con Cuevas l’altro giorno; dall’altra un Kei Nishikori sempre affetto da una condizione fisica misteriosa, capace di esaltarsi e poi sparire durante un match, di dare la sensazione di non averne più e poi ripresentarsi con ancor più forza.
E così in fondo si è palesato anche oggi Nishikori, fantasma di se stesso per un intero set e poi improvvisamente in partita. Nel primo infatti – stravinto da un Verdasco carichissimo con un inaspettato bagel – il tennista nipponico ha dato la sensazione di avere evidenti difficoltà alla schiena. Movimento al servizio poco fluido, difficoltà negli spostamenti laterali sul dritto e colpi che, molto semplicemente, non partivano dalla racchetta.
Solo fiutato il pericolo Nishikori ha trovato la formula magica per guarire improvvisamente – o molto più plausibilmentefidarsi un po’ di più del suo corpo. La partita è iniziata a girare di game in game, con i turni di servizio di Verdasco che si facevano via-via più complicati e Nishikori che trovava profondità e velocità nel suo tennis. Il break decisivo, probabilmente, a metà del terzo set, quando nell’ottavo gioco e nel momento di maggior equilibrio, Nishikori ha piazzato l’allungo decisivo. Verdasco ha staccato lì, perdendo il set per 6-4 e lasciando il quarto alla spinta di un avversario a quel punto completamente in fiducia, mentre di contro lo spagnolo pensava solo alla doccia. Una mezza opportunità sprecata per il ‘vecchio’ Nando, specie appunto tra secondo e terzo set, quando l’equilibrio è stato tale ma l’iberico non è in fondo stato in grado di approfittarne.
Per Nishikori ora Andy Murray. Un ostacolo – per quanto visto fin qui in questo torneo – con cui il giapponese non potrà permettersi partenze ad handicap o passaggi a vuoto. E proprio per questo, sulla carta, decisamente poco abbordabile. Saprà sorprenderci nuovamente?
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