Garbine Muguruza fa la voce grossa, Radwanska e Halep col brivido: ottavi raggiunti

Per il terzo anno di fila Garbine Muguruza raggiunge gli ottavi di finale al Roland Garros. La testa di serie numero 4 esce dal campo rincuorata perché, dopo le titubanze del primo turno contro la Schmiedlová, il suo livello al cospetto di Georges e Wickmayer è salito notevolmente.

La belga non ha mai saputo crearle problemi, fatta eccezione per un blackout della spagnola a metà del primo set, ed è regolarmente stata in balia della tennista più forte. La giocatrice di origini venezuelane ha chiuso il primo match della sesta giornata per 6-3, 6-0 in poco più di un’ora, una lezione che merita un sorriso. Dopo due quarti di finale agguantati nell'arco di quattro partecipazioni, Garbine Muguruza alza inevitabilmente l’asticella.

Ha invece faticato oltremodo Simona Halep che, in un incontro dove il servizio non è quasi mai stato un fattore, ha visto le streghe contro Naomi Osaka. Gran parte del merito va alla 18enne giapponese che alla sua prima partecipazione al Roland Garros ha vinto il set d’apertura per 6-4 contro la testa di serie numero 6.

La finalista del 2014 ha reagito con il 6-2 che ha aperto le porte del terzo e decisivo set. La giovane ragazza, nata da padre haitiano e madre nipponica e che sta imparando la lingua madre in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, non si è mai arresa risalendo da 1-3 a 3-3, ma alla fine ha pagato l’inesperienza a questi livelli. Il 6-3 definitivo riassume una giornata in chiaroscuro per la Halep mentre Naomi Osaka, attualmente numero 101 del ranking Wta, si candida per un futuro radioso dopo aver fatto un figurone nella sua prima sfida contro una top-10.

Si complica un po' la vita la testa di serie numero 2, ma il merito è soprattutto di Barbora Strycova, una vera combattente: quando tutto sembrava perduto, sul 6-2, 2-0 la ceca è tornata in partita vincendo il secondo set al tie-break e infiammando il pubblico francese con scambi spettacolari.

A prevalere è stata la classe di Maga Aga che ha brillato sia nelle consuete spaccate da donna snodabile che nel gioco a rete: con un altro 6-2 la polacca si è guadagnata la sfida alla Pironkova che ha schiantato la Stephens.

Chi invece non ha mantenuto le attese è la Safarova che un anno fa su questi campi arrivò in finale. La ceca è stata sconfitta dall’australiana Sam Stosur, vecchia volpe del circuito che perse la finale del 2010 contro la nostra Francesca Schiavone. Il finale è 6-3 6-7 (0) 7-5 e per la Safarova è un duro colpo perché perderà una quindicina di posizioni (potrebbe scivolare alla 28esima) nel ranking Wta. Per la Stosur agli ottavi ci sarà la Halep. Un’altra sorpresa l’ha infiocchettata la giocatrice numero 108 del mondo, Shelby Rogers. A 23 anni l'americana ha ottenuto, infatti, il suo miglior risultato negli Slam eliminando Petra Kvitova per 6-0, 6-7 (3), 6-0: il prossimo scoglio è la Begu.