Roland Garros - Musetti agli ottavi, Cecchinato a testa altissima: che spettacolo il derby italiano!
DaEurosport
Aggiornato 05/06/2021 alle 17:26 GMT+2
ROLAND GARROS - Il 19enne di Carrara prevale sul siciliano in cinque set ma gli applausi sono per entrambi: 3-6 6-4 6-3 3-6 6-3 il finale in tre ore e sette minuti con il golden boy che attende il numero 1 del mondo Novak Djokovic lunedì nel suo primo tabellone principale di uno Slam.
Applausi a scena aperta per Musetti e Cecchinato in un derby italiano che avremmo voluto non finisse mai. Il 19enne di Carrara prevale sul siciliano in cinque set ma i complimenti vanno a entrambi: 3-6 6-4 6-3 3-6 6-3 il finale con il golden boy che attende Novak Djokovic lunedì. Il tutto nel suo primo tabellone principale di uno Slam, dopo aver giocato e vinto il suo primo quinto set in carriera, per aggiudicarsi il suo primo ottavo di finale nei major contro il numero 1 al mondo. Non svegliatelo.
Marco Cecchinato parte meglio, Musetti è contratto e inizialmente inoffensivo con la palla corta. Al contrario, il semifinalista dell'edizione 2018 perde appena quattro punti nei primi quattro turni di battuta e sfrutta la posizione in risposta del carrarino, decisamente troppo arretrata. Il 6-3 arriva in 35 minuti ma l'allievo di Simone Tartarini ha il merito di non far scappare il siciliano nel secondo parziale che lo vede sbloccarsi al decimo gioco: controsmorzata, passante, break a zero. Comincia lo spettacolo sul campo numero 7.
Nel terzo set il livello s'impenna con Musetti che gioca su una nuvola e sfodera una volée dietro la schiena nel secondo game per quello che - agli altri il compito di superarlo - al momento è il colpo del torneo. Cecchinato trova il contro-break immediato ma nell'ottavo gioco Lorenzo, in versione Magnifico, dipinge un passante di dritto in corsa e un pallonetto no look. Il palermitano ride sconsolato: "Che roba", è il suo commento.
Musetti mette così la testa avanti (6-3) ma non è finita perché esce la caparbietà di Cecchinato che resta sempre con la testa nel match: la costanza, complice anche un calo di energie del giovane connazionale, vale il quinto e decisivo set. Il carrarino salva due palle-break di capitale importanza dicendo "io resto qui" nel primo gioco. Una guerra anche di testa e di nervi mette in luce la personalità del ragazzo cresciuto sotto il sole della Toscana che dispensa, con quel rovescio lungolinea baciato dagli dei del tennis, gli ultimi lampi di classe.
Cecchinato va sotto 5-1, salva tre match point consecutivi e risale fino al 5-3: coach Sartori avrà ben poco da rimproverargli. Il Roland Garros è il suo Slam, la terra il suo habitat naturale: 9-5 il bilancio a Parigi, agli Australian Open 0-4, agli US Open 0-4 e a Wimbledon 0-3.
Lorenzo Musetti chiude 3-6 6-4 6-3 3-6 6-3 in tre ore e sette minuti. Il suo processo di crescita, la missione di tradurre in risultati la bellezza inconfutabile del suo tennis, è appena iniziato. A lui, sesto azzurro diverso a centrare il suo primo ottavo Slam negli ultimi tre anni e mezzo, il compito di restare con i piedi per terra sotto la supervisione sempre attenta di Simone Tartarini e continuare semplicemente a divertirsi. Novak Djokovic sarà il suo "premio" agli ottavi e in questa nuova epoca d'oro del tennis italiano, dando uno sguardo al tabellone di Sinner e Berrettini, non possiamo chiedere niente di meglio.
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