Rublev non si ferma più: steso Goffin in 3 set, il russo è ai quarti di finale!
Aggiornato 04/09/2017 alle 22:27 GMT+2
Contro Goffin il russo gioca una partita molto solida e si impone per 7-5, 7-6, 6-3. L'ascesa così prosegue: a inizio anno fuori dai 150, da lunedì come minimo numero 37 del mondo. Ai quarti troverà Rafa Nadal.
da NEW YORK - Fino a Wimbledon doveva ancora passare dalle qualificazioni per conquistarsi un posto nel main draw di uno slam. Da lunedì sarà come minimo numero 37 del mondo. La crescita esponenziale di Andrey Rublev ha finalmente trovato continuità (a inizio anno in un pezzo di presentazione della stagione lo segnalavamo su queste pagine come ragazzo da tenere d’occhio) e dallo US Open 2017 sta uscendo un giocatore definitivamente proprio a entrare nel tennis dei grandi.
Dopo lo scalpo importantissimo di Grigor Dimitrov al secondo turno – con il bulgaro nome forte del torneo dopo il successo a Cincinnati – Rublev non si è più fermato, mettendo all’angolo oggi anche la testa di serie numero 9 David Goffin.
Il belga, certo, è apparso come la controfigura del giocatore esplosivo che fu, con limiti evidentissimi su tutti gli spostamenti laterali che richiedessero un allungo che sforzasse la caviglia – gravemente infortunata all’ultimo Roland Garros e che l’ha tenuto fuori fino a Umago –, ma da evidenziare chiaramente c’è stata anche la prestazione del classe ’97, in grado di spazzar via Goffin con più facilità del previsto.
Rublev infatti è stato eccellente nel piazzare la zampata a fine secondo set, ma soprattutto a rientrare nel secondo, quando Goffin era addirittura scappato avanti 3-0 e servizio. E’ lì che si sono viste tutte le difficoltà del belga, chiamato in quel momento – sotto il sole a picco di una giornata finalmente calda – a qualche allungo e qualche recupero in più. Un fuga dunque subito rintuzzata dal recupero di Rublev, poi bravo nel tie-break a sfruttare i nuovi regalini di un Goffin poco preciso nei punti chiave, specialmente sul set point, con il belga che sparava fuori di parecchi centimetri un dritto d’attacco a campo praticamente aperto.
Sotto 2 set a 0 Goffin “l’ha data un po’ su”, lasciando il campo a un avversario più pimpante, più rapido e in questo momento meglio preparato dal punto di vista fisico.
Un exploit lontanissimo a inizio anno – quando era fuori dai 150 – ma frutto di una crescita che si è impennata proprio negli ultimi mesi, con il buon cammino sull’erba di Halle e Wimbledon e il primo titolo ATP a Umago (vinto al nostro Paolo Lorenzi). Ora sfiderà il ritrovato Rafael Nadal – prima vittoria convincente di questo torneo per Rafa contro Dolgopolov – in una sfida che per il russo è già un sogno: con questo risultato, infatti, diventa il primo classe ’97 a centrare un quarto di finale slam (il più giovane qui a New York da Andy Roddick nel 2001). Vent’anni da compiere il prossimo 20 ottobre, il futuro sarà certamente dalla sua. Vediamo se il presente – di nome Rafa – saprà chiudere ancora una volta la porta a una NextGen che bussa sempre con più insistenza.
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