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Fognini supera Johnson e i suoi demoni: prima vittoria sul veloce nel 2015!

Simone Eterno

Aggiornato 01/09/2015 alle 09:25 GMT+2

Ce l'ha fatta: a distanza di quasi un anno Fabio Fognini torna a vincere un match su veloce. Superato lo scoglio Steve Johnson: 2-6, 6-3, 6-4, 7-6 il finale

2013, Fabio Fognini, Tennis, US Open, AP/LaPresse

Credit Foto LaPresse

NEW YORK - Primo turno ATP Valencia. Alberto Ramos. 20 ottobre 2014. A quasi un anno di distanza Fabio Fognini torna a vincere una partita sul veloce. E questa, signori, di per sé è già una notizia.
La seconda è che Fognini l’ha fatto superando un giocatore decisamente inferiore a lui, ma che si era messo nella tipica situazione fastidiosa per Fabio: ovvero avanti di un set e un break, sostanzialmente, arrivati gratis. Per 37 minuti infatti Fognini scende in campo fornendo la sua versione peggiore: quella distratta e impegnata a discutere di percentuali e dritti “da fenomeno” dell’avversario. Ma poi, nel momento più complicato - 6-2, 2-0 Johnson -, la svolta.
Il gigante Johnson si conferma infatti, di fronte al vero tennis di Fognini, per ciò che realmente è: un discreto servitore dotato di buon servizio. Nulla di più. Nulla che uno col talento di Fabio non possa domare.
E così è stato, nonostante un secondo set arrivato in rimonta, nonostante un terzo set comunque non semplice - e preso con un break nel decimo gioco - e nonostante, tanto per cambiare, un quarto set che il ligure ancora una volta era riuscito a complicarsi da solo. Nella quarta partita Johnson è stato infatti avanti di un break che l’ha portato fino a 5-4 e servizio. Lì, però, uno dei game più brutti dell’anno, con Fognini che colpisce una pallina e con quella si prende il controbreak a zero: insomma, fa tutto Johnson, compresi due doppi falli consecutivi che consegnano l’inerzia della partita a un Fognini poi impeccabile nel tie-break.
Insomma, se la notizia c’è e va oltre i numeri di per sé già citati, è che dal lato Fognini si è registrata una discreta prestazione al termine di una partita iniziata male e contraddistinta dal marchio di fabbrica: talento e sbalzi umorali. L’opportunità di raggiungere il terzo turno – magari contro Rafa Nadal – però c’è tutta. Dopo Johnson infatti arriva quel Pablo Cuevas non certo esperto della superficie. Vediamo se Fabio riuscirà a infilarne due di seguito… Cincinnati 2014 l’ultima volta. Non sia mai che si riesca a sbloccare un altro piccolo tabù.
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