La Halep trema ma si salva; Serena passeggia con la Larsson

Sull’Arthur Ashe stava per consumarsi uno psicodramma, ma così non è stato per una questione di dettagli. Simona Halep rimane aggrappata agli US Open al termine di una battaglia contraddistinta dalla tensione contro Timea Babos. Il classico pericolo scampato deve comunque suonare come un campanello d’allarme per la rumena: giocando così arrivare in fondo diventa proibitivo.

Eppure, dopo il primo set, la classica passeggiata di salute chiusa con un perentorio 6-1 per la giocatrice favorita, tutto sembrava procedere sui binari pronosticabili alla vigilia. Niente di più illusorio. Il tennis è in grado, infatti, di ribaltare le sentenze nel giro di pochi minuti e la 23enne ungherese, che non aveva mai vinto prima di quest’anno un match nel tabellone principale di New York, si è costruita la sua partita confermando di essere una lottatrice.

Da buona doppista a singolarista di livello il passo è breve se si lavora sulla tenuta atletica. La numero 34 del mondo ha fatto passi da gigante in questo senso facendo dell’aggressività l’arma utile a dominare il secondo parziale: un 6-2 da 10 vincenti a 3 e 10 errori non forzati a 18. La Halep, contratta e fallosa, scappava sempre più indietro in risposta per essere trafitta fino all’1-3 del set decisivo. A quel punto l’ex promessa del nuoto ungherese si è resa conto dell’impresa che stava confezionando finendo anche lei vittima della paura, non avendo mai vinto una sfida contro una top-5 e appena una contro una top-10 (proprio la stessa Halep in Fed Cup nel 2014). Risalita fino al 4-3, la rumena si è salvata da 15-40 sul 4-4 per poi chiudere con il 6-4 definitivo malgrado il 40-15 nel decimo game della Babos che, con un doppio fallo, ha gettato al vento una grandissima occasione nel match della paura.

Vittoria netta e molto convincente di Aga Radwanska. In un match sulla carta molto insidioso come quello contro la francese Caroline Garcia, la tennista polacca ha mostrato fin dai primi scambi una grande solidità e un livello di concentrazione degno delle occasioni migliori. E’ con questa filosofia di fondo che la testa di serie numero 4 del torneo si è imposta in poco più di un’oretta col punteggio di 6-2, 6-3. Una vittoria che regala alla Radwanska il pass per gli ottavi: lì troverà un match teoricamente un po’ più semplice con la vincente della sfida tra Konjuh e Lepchenko.

Un primo set che per mezz'ora ha raccontato di una Larsson che ha provato a restare in partita, soprattutto fino al 4-1. Poi, però, Serena Williams ha come al solito dilagato, lasciando all'avversaria svedese solo le briciole. E' una consuetudine di questi primi turni, con una Williams che per ora ha imposto alle avversarie una sola legge: mai più di 3 game a set. E' questo il cammino che sta provando a fare una Serena che, rispetto allo scorso anno, ci appare molto più rilassata senza l'ossessione di quel 'grande slam' che tutti le chiedevano. La vittoria di oggi è inoltre la numero 307 nei tornei degli slam: record all time, superata anche la leggenda Martina Navratilova. Agli ottavi la Williams sfiderà Yaroslava Shevodva (6-2, 7-5 alla Zhang). In bocca al lupo a lei.

Sta andando spedita anche Carla Suarez Navarro. La spagnola non ha ancora lasciato un set per strada e con il netto 6-4, 6-3 assestato alla Vesnina si è garantita l’accesso agli ottavi proprio con Simona Halep. Vista la prestazione odierna della romena, quello della Suarez Navarro sarà un ostacolo non da poco e una partita estremamente interessante.