No contest nel derby francese: Monfils demolisce Pouille e vola in semifinale

Chi si aspettava un match scoppiettante ed interminabile sarà rimasto ampiamente deluso: il derby francese tra il parigino classe 1986 Gaël Monfils e il ragazzo prodigio proveniente dall’estremo nord della Francia Lucas Pouille si è molto presto tramutato in un prolungato monologo a favore del primo. Saranno state le tossine della battaglia contro Rafa Nadal agli ottavi di finale, sarà stata la desuetudine a confrontarsi a certi livelli; fatto sta che il classe 1994 Lucas Pouille non è mai riuscito realmente a insidiare un Gaël Monfils mai così solido e centrato in carriera, reduce (finalmente) da una grande stagione e – chissà – capace in prospettiva di dare del filo da torcere al numero uno del mondo Novak Djokovic (a patto che Nole faccia il suo dovere contro il "terzo” francese Tsonga, ça va sans dire), almeno dal punto di vista della tenuta atletica. Contro questo strabordante Monfils Lucas Pouille era il più classico dei Dead Men Walking.

Più che l'andamento di un match di fatto mai cominciato (3 set a 0 e 6-4, 6-3, 6-3 in due ore e un minuto di gioco appena) numeri e statistiche attestano la supremazia di un Monfils "ingiocabile" per il giovane e inesperto connazionale, a cominciare dai dati sul servizio, vero ago della bilancia del match disputato sull'Artur Ashe. 13 ace a 5 a favore del francese, 85% contro 75 % di punti vinti sulla prima di servizio e soprattutto 61% contro 33 di percentuale di vittoria sulla seconda di servizio.

Aggiungete un Pouille a dir poco falloso (44 non forzati) e un Monfils implacabile a rete (82% contro il 57% dell'avversario) e il dado è tratto. Quello che i numeri non dicono è il livello di maturita raggiunta da Monfils: udite udite, il parigino non si aggrappa più al mero istinto ma non fa altro che applicare un piano di gioco (ben) stabilito a bocce ferme, che a Flushing Meadows gli ha consentito sin qui di non dilapidare nemmeno un set nell'intero cammino. E quando a un senso tattico di tutto rispetto aggiungi una fisicità da giocatore NBA il mix è portentoso: avviso ai naviganti, Monfils sarà una mina vagante per tutti.

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