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Paolo Lorenzi, che cuore immenso! Dopo quasi cinque ore batte Kecmanovic e vola al 3° turno

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Aggiornato 30/08/2019 alle 04:28 GMT+2

Il classe 1981 azzurro, dopo aver eliminato da due set a zero sotto Svajda in quattro ore e 24 minuti all’esordio, piega in un’altra sfida generazionale il 19enne serbo al termine di una battaglia commovente di quattro ore e 47 minuti: 7-6(11) 6-7(2) 7-6(2) 3-6 6-3. Sfiderà Stan Wawrinka sul Louis Armstrong.

Paolo Lorenzi in campo agli US Open 2019

Credit Foto Getty Images

Se lo merita, se lo merita tutto questo terzo turno Paolo Lorenzi. Non ci sono parole per descrivere lo spirito combattivo del tennista classe 1981, un signore che doveva essere a casa sul divano, dopo aver perso il terzo turno di qualificazione, e che invece si sta regalando un torneo da sogno. Il forfait di Kevin Anderson ha spalancato lidi insperati al senese: all’esordio una rimonta da due set a zero sotto con il 2002 Svajda, al secondo turno una battaglia palpitante contro Kecmanovic.
In totale sono nove ore e 11 minuti in due partite: quattro ore e 24 minuti con l’americano, quattro ore e 47 minuti con il serbo. Lorenzi, complice il rinvio per pioggia, dovrà scendere in campo venerdì, alle ore 20 italiane, al cospetto di Stan Wawrinka sul Louis Armstrong. Comunque vada si è guadagnato un grande palcoscenico e giocherà libero di testa. Sul campo 14 la battaglia contro il numero 50 del mondo si rivela tale fin dal principio: il primo set finisce 13-11 al tie-break con cinque set-point annullati dall’azzurro.
Avanti 5-4 e servizio, Lorenzi ha due chance per volare due set a zero ma non le sfrutta e Kecmanovic si prende il tie-break che riapre ogni discorso. Il numero 135 del mondo si fa riprendere anche nel terzo parziale ma vince un altro tie-break, prima di cedere il quarto. Dopo tre ore e 58 minuti si va al quinto, un set che sfugge a ogni logica eccetto quella del cuore. In una serie di break e contro-break il veterano - incitato costantemente dal suo angolo sul campo 14 al grido di "Dai Paolo, aggressivo! Dai!" – prevale sul ragazzo classe 1999 per poi portare a termine il match per 7-6(11) 6-7(2) 7-6(2) 3-6 6-3 con 21 ace.
Paolo Lorenzi non approdava al terzo turno di uno Slam dal 2017, quando riuscì a conquistare gli ottavi vincendo il derby con Fabbiano, sempre a New York, in quello che rimane il suo record nei major. Con il cemento degli US Open, dove si era issato al terzo turno anche nel 2016, ha un feeling particolare e allora grazie, Paolino, ancora una volta.
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