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US Open: Rublev batte Kyrgios. Monfils batte Shapovalov. Gauff fine della corsa

Simone Eterno

Aggiornato 01/09/2019 alle 07:27 GMT+2

L'australiano esce di scena in 3 set per mano di un Rublev molto convincente: 7-6, 7-6, 6-5. Lo spettacolo però lo regalano Monfils e Shapovalov che tirano fuori una gran partita conclusa solo al 5° set: 6-7, 7-6, 6-4, 6-7, 6-3 il finale. Nel femminile è capolinea per la 15enne Gauff: la campionessa in carica Naomi Osaka le rifila un nettissimo 6-3, 6-0, poi le interviste finiscono in lacrime...

Gaël Monfils

Credit Foto Getty Images

Non c’erano le solite grandi stelle che bramano le televisioni, ma il sabato notte dello US Open richiamava attenzioni con 3 partite che sulla carta avrebbero dovuto regalare spettacolo. Così è stato, ma soltanto in uno dei tre casi: ovvero il match tra Gael Monfils e Denis Shapovalov.
Una partita, quella tra il francese e il canadese, che per certi punti di vista è andata ben oltre le aspettative. Merito, soprattutto, di un Shapovalov per una sera capace di giocare a un livello molto alto lungo tutto il corso della partita o quasi. Non un dettaglio così da poco per un giocatore che, anche per via dell’età piuttosto acerba (20), non è ancora riuscito a settare il suo tennis con costanza. Quando i picchi però arrivano, come stasera, tocca prendere i popcorn e godersi lo show.
Con Monfils infatti ne è venuto fuori un match bellissimo dove Shapovalov è riuscito in tutto e il contrario di tutto: prima è salito sopra di un set e ha servito per portar via anche il secondo; poi è stato recuperato da un Monfils in grado di vincere in rimonta il secondo parziale, il terzo e salire di un doppio break anche nel quarto. Spalle al muro Shapovalov ha trovato una rimonta pazzesca, ha salvato match point nel tie-break del quarto e ha portato ogni discorso al quinto set. Lì è venuto fuori però un Monfils più solido, più costante e perché no un pizzico più esperto, con Shapovalov che si è dovuto arrendere per 6-7, 7-6, 6-4, 6-7, 6-3 ma è uscito tra gli applausi del pubblico. Per Monfils invece arriva l’accesso agli ottavi di finale contro Andujar: il francese, anche per quanto visto oggi, è stra-favorito.
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Us Open: Monfils-Shapovalov 6-7 7-6 6-4 6-7 6-3, gli highlights

Decisamente meno spettacolo si è avuto invece sul centrale, dove l’hype per Kyrgios-Rublev era stato talmente alto da far finire Nadal in sessione diurna. Il match però non ha regalato particolari picchi. A passare con una vittoria in 3 set è stato infatti il tennista russo: 7-6, 7-6, 6-4. Kyrgios ha a lungo raccolto poco in risposta, ma soprattutto ha buttato via il tie-break del secondo set, quando era avanti 4-0. Viste sfuggire le chance di break a metà del secondo e soprattutto quelle citate nel tie-break della seconda partita, una volta finito sotto di due set Kyrgios ha alzato bandiera bianca dopo il definitivo allungo sul 4-2 di Rublev nel terzo parziale. Da lì in poi infatti il russo non ha concesso più nulla al servizio e la grande chance di Kyrgios in questa parte di tabellone è così sfumata.
A sfidare dunque Matteo Berrettini per un posto ai quarti sarà proprio Rublev, che proverà così a eguagliare quei quarti di finale raggiunti qui nel 2017 ancora oggi highlight della sua carriera nei tornei dello slam. Il tabellone degli ottavi si è così completato. Nella parte alta: Djokovic-Wawrinka, Koepfer-Medvedev; Federer-Goffin e Dimitrov-De Minaur. Nella parte bassa: Rublev-Berrettini, Monfils-Andujar; Zverev-Schwartzman e Cilic-Nadal.

Femminile: Osaka e Gauff da 'Libro Cuore'

Ancor meno di quanto ‘promesso e non mantenuto’ da Kyrgios si è visto però nel tabellone femminile. Prima il virus che ha colpito l’estone Kontaveit ha privato l’Armstrong del secondo singolare di serata (per lasciare spazio al doppio degli eterni fratelli Bryan), poi Cori Gauff si è sciolta come neve al sole di fronte alla campionessa in carica di questo torneo Naomi Osaka. Un impietoso 6-3, 6-0 è stato il punteggio rifilato dalla giapponese alla 15enne americana. Match poi finito un po’ a ‘Libro Cuore’, tra le lacrime generali della giovane Coco e quelle della Osaka che l’ha invitata accanto a lei per l’intervista sul campo del post-partita.
Retoricometro® – (strumento che misura la retorica, il buonismo e il politically correct brevettato in esclusiva da chi vi scrive queste righe) – che finisce fuori scala per la gioia di quel pittoresco popolo che restano gli americani; in un 'tutti amici, felici e contenti' che gli anglosassoni alla guida del tennis mondiale vogliono continuare a propinarci a tutti i costi come unica narrazione possibile. E non si è ancora capito bene per quale motivo. Ma tant’è... Osaka agli ottavi di finale con la Bencic, Vekic con la Goerges, Townsend con la Andreescu (Retoricometro® alert su questo match) e Ahn-Mertens; questa la parte alta del femminile. Parte bassa che si era già chiusa ieri con Svitolina-Keys, Konta-Pliskova; Williams-Martic, Wang-Barty. Tutto pronto, insomma, per l’inizio della seconda settimana.
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US Open: Osaka-Gauff 6-3 6-0, gli highlights

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