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US Open: Mannarino prigioniero prima del match, agli ottavi però va Zverev

Simone Eterno

Aggiornato 05/09/2020 alle 02:41 GMT+2

Il tennista Adrian Mannarino è protagonista di una vicenda degna della trama di un film: prima prigioniero, poi in campo. Agli ottavi però va Zverev che vince in rimonta per 6-7 6-4 6-2 6-2. La ricostruzione dell'intera storia e della successiva partita di tennis.

Adraian Mannarino agli US Open 2020: qui nel match con Zverev, poche ore prima 'prigioniero' in albergo

Credit Foto Getty Images

La vicenda: francesi prigionieri? L’Equipe la spiega così...

Partiamo dall’inizio, perché la vicenda merita di essere ricostruita. Al termine del match di Angelique Kerber, secondo incontro di giornata sull’Armstrong, sarebbero immediatamente dovuti entrare Zverev e Mannarino per proseguire il programma. Col passare dei minuti però dei giocatori nemmeno l’ombra. O meglio, Zverev compare, però sul centrale e a petto nudo per guardarsi Shapovalov dal proprio box.
C’è qualcosa che non fila e non può essere un semplice ritiro, altrimenti comunicazioni del genere sarebbero immediate. Nessuno sa nulla, salgono le supposizioni, fino a un articolo comparso sull’edizione online dell’Equipe. Si cita “da quanto appreso” (certamente traducibile – conoscendo i colleghi – con una chiacchierata tra i giornalisti e uno o più dei giocatori direttamente interessati), partendo a quel punto con una ricostruzione degna della trama di un film. Secondo quanto raccontato dall’Equipe infatti al gruppo di giocatori che era stato in contatto con Benoit Paire (positivo sabato scorso ed escluso dal torneo), sarebbe stato recapitato in mattinata un documento ufficiale delle autorità newyorchesi che impediva loro di uscire dalle proprie stanze d'hotel e intimava un vero e proprio isolamento fino al prossimo 11 settembre.
Questi giocatori – Gasquet, Barrere, Roger Vasselin e le belghe Flipkens e Bonaventure – godevano dello speciale regime della “bolla nella bolla”, ovvero atleti che erano testati ogni giorno ed erano consentiti loro solo allenamenti e viaggi ai campi da gioco sotto stretta sorveglianza. Questo regime però, dalla comunicazione odierna ricevuta con un foglio sotto la porta di ogni singola stanza d'albergo - cita ancora l'Equipe - sarebbe scaduto con la loro uscita dal torneo, obbligandoli quindi a quel punto a terminare una quarantena.
A nulla sarebbe servito la proposta di questo gruppo di tennisti di organizzare un volo privato per un ritorno in Francia. Questi giocatori sarebbero dovuti rimanere nelle proprie stanze senza potersi allenare fino appunto al prossimo 11 settembre in quanto l’uscita dal torneo levava loro il “privilegio” di potersi muovere nella “bolla della bolla”.

E Mannarino che c’entra?

Evidente – da qui la supposizione – come anche Mannarino, parte del clan francese, si sia sentito minacciato da questo provvedimento. Una sua discesa in campo ed eventuale uscita dal torneo l’avrebbe confinato nell’identica situazione dei connazionali. Da qui la probabile pretesa di capire il suo futuro prima di scendere in campo con Zverev. E dunque il ritardo per la partita.

La risoluzione?

Solo intorno alle 22:30 ora italiana è comparsa la comunicazione che il match sarebbe iniziato non prima delle 23:00, con Mannarino qualche minuto dopo poi effettivamente in campo con Zverev. A partita in corso lo US Open usciva con questo comunicato in "politichese" e dal contenuto in sostanza nullo...
"Il match tra Zverev e Mannarino è stato ritardato a causa di un dialogo collaborativo con le autorità mediche. Durante questo processo le comunicazioni con i giocatori coinvolti sono state continuative, tenendoli costantemente informati. Data la sensibilità dell’argomento con informazioni mediche riservate, la USTA non può fornire ulteriori dettagli”.

La partita: Mannarino parte bene, poi Zverev sale e vince in rimonta

Dettagli che possiamo in qualche modo intuire dall’effettiva presenza in campo di Mannarino, che una volta evidentemente “liberato” da una risoluzione dell'intreccio burocratico tra USTA e le autorità newyorchesi, è entrato in campo giocando anche una bella partita. Il francese ha mostrato un gran tennis per un set, esprimendosi alla pari con un Zverev invece un po’ troppo falloso e strappandogli il tie-break del primo set per 7 punti a 4. Equilibrio che è stato tale anche nel secondo set, ma è sul più bello che Zverev ha alzato un po’ il livello strappando il servizio all’avversario nel decimo gioco e trovando così il secondo set.
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Alexander Zverev

Credit Foto Getty Images

Una volta rimessa in equilibrio la partita Zverev ha ben condotto il match, approfittando di un Mannarino apparso col passare dei minuti poi anche non al meglio fisicamente. Zverev ha chiuso col punteggio di 6-7, 6-4, 6-2, 6-2 centrando così il pass per gli ottavi di finale, suo miglior risultato allo US Open raggiunto proprio nell'edizione dello scorso anno. Il tedesco sfiderà ora la sorpresa spagnola Davidovich-Fokina.
Mentre per Mannarino, a questo punto, resta da capire se potrà uscire dalla stanza e salire su un aereo - (oppure allenarsi normalmente come promesso dalla USTA agli atleti) - o meno. Alla prossima puntata.
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Highlights | Adrian Mannarino - Alexander Zverev

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