La leggenda continua: Venus Williams è in finale, sfiderà Garbine Muguruza
L'americana mette fine alla favola della britannica Johanna Konta con un successo per 6-4, 6-2. La vittoria vale a Venus la seconda finale slam stagionale dopo quella persa all'Australian Open contro la sorella Serena. Sabato, contro Garbine Muguruza, la Williams cercherà il suo 6° titolo a Wimbledon a 20anni esatti dalla prima partita giocata qui nel 1997.
Venus Williams - Wimbledon 2017
Credit Foto Getty Images
“L’età è solo un numero”, tendono a dire i più ottimisti nella vita. Una filosofia che pare essersi applicata con una certa realtà al tennis del 2017. Nel maschile, i grandi ritorni dei “vecchietti” Federer e Nadal. Così come nel femminile, che prima in Australia ci ha mostrato la finale vintage tra le sorelle Williams e poi al Roland Garros ci ha offerto la ragazzina Ostapenko (’97), fino a darci di nuovo, qui a Wimbledon, l’eterno tennis dell’intramontabile Venus Williams.
La 37enne tennista americana ha messo infatti fine al sogno dei britannici di confortarsi – dopo l’uscita di Andy Murray nel maschile – con Johanna Konta. Nella seconda delle semifinali Venus si è imposta con punteggio di 6-4, 6-2, dominando anche qui, seppur non come nell’incrocio Muguruza-Rybarikova, una partita quasi mai in discussione.
La Konta infatti ha scelto di giocarsela in un braccio di ferro dal fondo volto più al tentativo di provare a sfondare l’avversaria piuttosto che provare a muoverla lateralmente. E con questo tipo di tattica, la britannica, non ne è uscita viva.
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Venus Williams of The United States celebrates victory as Johanna Konta of Great Britain looks dejected during the Ladies Singles semi final match on day ten of the Wimbledon Lawn Tennis Championships at the All England Lawn Tennis and Croquet Club at Wim
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Se è vero infatti che la partita è rimasta in sostanziale equilibrio fino al 4-4 del primo set, altrettanto lo è che da quando hanno cominciato sul serio a contare i punti, Venus ha dettato legge. Il tutto è riconducibile al 9° game del primo, quando la Williams, per la prima volta nella partita, va sotto sul suo servizio. Dal 15-40 però l’americana smette di concedere qualche gratuito e si fa ancor più solida e profonda, appoggiandosi perfettamente sulla palla piatta offerta dalla Konta e marcando così l’incisione a fuoco su questa partita.
Un parziale di 12 punti a 1 che non solo vale alla Williams il game salvato sul proprio servizio, ma anche il break che porta con sé il primo set. Un allungo poi prolungato dentro il secondo set a discapito di una Konta “cocciuta” nel suo reiterato piano battaglia fatto più di potenza che di intelligenti scelte laterali.
Venus nel secondo set ha trovato così terreno ancor più fertile, completando con un relativamente rapido 6-2 il sua seconda finale slam dell’anno: non ne raggiungeva due dal lontanissimo 2003; 14 anni fa. Una vita.
A 37 anni e 27 giorni la Williams diventa così la seconda tennista più anziana di sempre in una finale slam (era Open) dopo Martina Navratilova a Wimbledon 1994 (37 anni e 258 giorni): sfiderà Garbine Muguruza dando la caccia al suo sesto tiolo londinese a fronte di 9 finali giocate.
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