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Perché Federer ha ‘rubato’ il posto a Nadal: come funziona il regolamento di Wimbledon

Simone Eterno

Aggiornato 26/06/2019 alle 18:37 GMT+2

Sta facendo discutere, per via proprio delle dichiarazioni di Nadal e in qualche modo anche quelle di Djokovic, l'avvicendamento Federer-Nadal alla posizione n°2 delle teste di serie a Wimbledon. Non c'è nulla di strano però: a Wimbledon, dal 2002, il ranking dei primi 32 viene calcolato in maniera diversa rispetto a tutti gli altri tornei. A valere è l'eccezione 'risultati sull'erba'.

Rafael Nadal, Roger Federer

Credit Foto Eurosport

Perché lo dice il regolamento. E il pezzo potremmo già finirlo qui, con buona pace delle “polemiche” nobili – virgolettato d’obbligo – di Nadal e Djokovic di queste ore. Un regolamento diverso, certo, rispetto a tutti gli altri. Ma non ci certo arbitrario. No, Roger Federer non è stato inserito come testa di serie n°2 semplicemente perché ‘Roger Federer’, quanto perché a Wimbledon il lavoro sulle teste di serie è un calcolo specifico applicato ai risultati sull'erba.
La base resta infatti il ranking ordinario ATP preso la settimana prima dell’inizio delle competizioni. E a questo, poi, vanno calcolati i punti conquistati sull’erba negli ultimi 12 mesi (che essendo già calcolati nel ranking normale assumono dunque doppio valore); oltre che al 75% dei punti relativi al miglior punteggio ottenuto su erba nei 12 mesi ancora precedenti.
Questa combinazione porta alla scelta delle 32 teste di serie del tabellone maschile di Wimbledon. Un metodo che all’All England Club utilizzano dal 2002 e che di fatto permette di premiare i giocatori che meglio si sono comportati sull’erba, rendendo più equa dal loro punto di vista una stagione che dura praticamente un solo mese all’anno.
Quest’anno, ovviamente, la polemica è alimentata dal fatto che il sorpasso sia avvenuto ai piani altissimi del ranking e tra giocatori che alla fine questo torneo l’hanno vinto tutti e tre: Federer, Djokovic e Nadal.
La discussione, casomai, potrebbe applicarsi al perché questo metodo si fermi soltanto alle prime 32 teste di serie e non a tutta la classifica.
Federer dunque che sorpassa Nadal non è un nessun tipo di scandalo, come non lo furono lo scorso anno, ad esempio, le 18 posizioni guadagnate da Milos Raonic che passò dalla testa di serie n°31 alla testa di serie n°13 del seeding londinese. Lo stesso nostro Matteo Berrettini, attualmente n°20 del ranking ATP, entra quest'anno in tabellone da forza n°17 grazie alla vittoria a Stoccarda di un paio di settimane fa.
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