Tennis - Wimbledon, Karolina Pliskova rimonta Sabalenka: prima finale a Wimbledon, sfiderà Barty per il titolo

DaEurosport

Aggiornato 08/07/2021 alle 19:36 GMT+2

WIMBLEDON - L'ex numero 1 del mondo, che era appena uscita dalla Top 10 prima di Wimbledon, ribalta la testa di serie numero 2 e conquista l'ultimo atto dei Championships: 5-7 6-4 6-4 in un'ora e 53 minuti e seconda finale Slam dopo la sconfitta agli US Open 2016. Sabato se la vedrà con l'australiana Barty per il titolo di regina.

Karolina Pliskova - Wimbledon 2021

Credit Foto Getty Images

Una bellissima semifinale, un inno al tennis femminile, spesso bistrattato, vede prevalere con merito Karolina Pliskova. Dopo essere uscita dalla Top 10 del ranking WTA per la prima volta dopo cinque anni, l'ex numero 1 del mondo piega anche Aryna Sabalenka, forte di un percorso netto (dieci set vinti e nessuno perso) fino ai quarti e grazie a una prova brillante nei confronti della bielorussa che le ha strappato il primo set del torneo.

Il livello è alto fin dal principio e le due big server onorano il Centrale. Pliskova non soffre nei suoi turni di battuta, mentre Sabalenka è costretta tra quinto e settimo game ad annullare quattro palle-break: lo fa con una freddezza notevole al servizio. Come se non bastasse, nell'undicesimo gioco la bielorussa va sotto 0-40 e concede un'altra chance anche ai vantaggi ma è martellante, come certi suoi colleghi uomini, e cancella così anche l'ottava possibilità di break della ceca.

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L'ex numero 1 del mondo, con le scorie del primo treno passato ancora nella testa, cade subito dopo: alla prima occasione quello zero su otto si fa sentire e il doppio fallodi Pliskova consegna il 7-5 a Sabalenka. L'efficacia in risposta della testa di serie numero 8 viene, però, premiata con il break a zero del 3-2 nel secondo set. Pliskova non concede più nulla e porta il 6-4 in porto.

D'altronde, Sabalenka subisce sul piano del gioco: Pliskova ha la meglio da fondocampo, le toglie il tempo e serve meglio. Sull'onda lunga del momento, il break in avvio di terzo parziale indirizza definitivamente la semifinale. La ceca classe '92, che a Wimbledon non si era mai spinta oltre gli ottavi, s'impone 5-7 6-4 6-4 in un'ora e 53 minuti. Per lei è la seconda finale Slam dopo quella persa agli US Open 2016, quando si arrese alla Kerber pur avendo un break di vantaggio nel terzo set.

Karolina Pliskova ha vinto 16 titoli, il maggior numero tra le quattro semifinaliste dei Championships. Dall'inizio del 2015, la ceca ha vinto più partite nel tour di qualsiasi altra giocatrice e sabato contro Ash Barty, la numero 1 del mondo, servirà un'altra prestazione di classe, servizio e testa - il contrario di quanto accadde a Roma - per coronare quel sogno chiamato Slam.