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Wimbledon, Ashleigh Barty e Aryna Sabalenka ai quarti di finale: prosegue la corsa delle prime due favorite

Simone Eterno

Aggiornato 05/07/2021 alle 22:45 GMT+2

WIMBLEDON - Ons Jabeur supera in rimonta 5-7 6-1 6-1 Iga Swiatek: la tunisina vola ai quarti dove troverà Aryna Sabalenka, brava a sua volta a sfatare il tabù ottavi di finale e qualificarsi per la prima volta in carriera tra le ultime 8 di uno slam grazie al 6-3 4-6 6-3 su Rybakina. Avanti anche la n°1 del mondo Barty, che mette fine alla corsa di 15 vittorie consecutive della Krejcikova.

Ashleigh Barty of Australia plays a forehand during her Ladies' Singles third Round match against Katerina Siniakova of The Czech Republic during Day Six of The Championships

Credit Foto Getty Images

Una prestazione da incorniciare permette a Ons Jabeur di entrare per la prima volta in carriera tra le migliori otto giocatrici di Wimbledon: a farne le spese è la testa di serie n° 7 del torneo, Iga Swiatek, che cede alla rimonta della tunisina 5-7 6-1 6-1. La regina del Roland Garros 2020 lascia l'All England Club con una marea di errori (a fine match sono 27 i non forzati con 5 doppi falli). Dopo aver recuperato lo svantaggio in avvio (la tunisina era salita 3-1), la polacca riesce, però, a portarsi a casa il primo set con con due meravigliosi vincenti: 7-5. Da lì un parziale di 12 game a 2 senza appello: Jabeur, che aveva già raggiunto i quarti di finale in Australia l'anno scorso, diponge tennis da fondo campo, variando il gioco con palle corte e facendo letteralmente impazzire la polacca che soffre di un appannamento dal punto di vista tattico fin dal primo quindici. La 26enne tunisina diventa così la prima giocatrice araba tra le prime otto di Wimbledon dal 1974, dopo aver battuto in successione Venus Williams, Garbine Muguruza e, appunto, Iga Swiatek.
A far festa c'è anche Aryna Sabalenka, prossima avversaria di Jabeur e finalmente in grado di sfatare il tabù ottavi di finale. La bielorussa, testa di serie n°2 del tabellone, non era mai riuscita a spingersi tra le ultime 8 protagoniste di uno slam ma trova la sua redenzione nella battaglia tra colpitrici dal fondo contro Rybakina. Sabalenka riesce a gestire il tentativo di rientro nella partita della kazaca, che si arrende alla fine per 6-3 4-6 6-3. Tra Sabalenka e Jabeur una vittoria a testa nei precedenti, piuttosto recenti: al Roland Garros 2020 vinse la tunisina in 3 set; mentre a inizio anno sul cemento di Abu Dhabi si impose la bielorussa 6-2 6-4.
Avanti anche Karolina Pliskova, che mette fine alla corsa della ‘russa d’Italia’ Samsonova. Oggi Ludmilla trova poco il campo rispetto alle bordate che si erano viste nei giorni scorsi; ne approfitta così una Pliskova che si impone per 6-2 6-3 e ritrova i quarti di un major più di 2 anni dopo l’ultima volta, all’Australian Open 2019. Segnali importanti sulla Pliskova che su questa superficie era davvero chiamata a fare qualcosa in più rispetto alle ultime uscite. Sfiderà Viktorija Golubic, autentica sorpresa del tabellone. La svizzera ha infatti centrato la vittoria più importante della carriera nella partita più importante, fin qui, della sua carriera: 7-6 6-3 all'americana Madison Keys, per un successo in 2 set che la trasforma fin qui in un'autentica mina vagante. Dopo aver battuto Kudermetova al primo turno, Golubic non ha più lasciato un set: 6-2 6-0 a Collins, 6-2 6-1 a Berngle, 7-6 6-3 a Keys. Occhio dunque, la svizzera è caldissima.

Parta alta: Barty ok, si rivede la Kerber

Una delle partite più attese era forse quella tra n°1 e n°2 della Race, ovvero Barty e Krejcikova. Vittoria dell’australiana, che rispetta il pronostico di numero 1 WTA e mette fine alla corsa di 15 partite consecutive vinte della ceca, vincitrice dell’ultimo Roland Garros. E’ uscita al primo pericolo la Barty, che sotto 2-4 nel primo set ha cambiato marcia, imponendosi con il 7-5 6-3 finale che le vale i quarti. Lì sfiderà Ajla Tomljanovic in un derby australiano. L'ultimo quarto aussie tra due donne in un major risale a Wimbledon 1980: Goolagong sconfisse Turnbull 6-3 6-2. La 18enne rivelazione del torneo Emma Raducanu lascia il campo in lacrime, sotto 6-4 3-0, per un medical time-out ma non riesce a rientrarvi. Si potrà comunque consolare con uno primo slam che le è valso la seconda settimana e delle vittorie contro Top 100.
Nell'altro incrocio ai quarti sarà sfida tra Kerber e Muchova. La tedesca, a Wimbledon, si è completamente ritrovata. Kerber arrivava a questo torneo con 3 sconfitte al primo turno negli ultimi 3 tornei dello slam. Non esattamente un gran biglietto da visita. E per giunta affrontata Coco Gauff, una delle tenniste più in forma nell’ultimo periodo. E’ finita però con Kerber a tirare fuori l’esperienza. Un doppio 6-4 a favore della tedesca, in grado di gestire l’esuberanza di una Gauff che si è trovata l’avversaria in qualche modo peggiore per il suo tennis: quella che l’ha costretta a giocare sempre un colpo in più. Morale Kerber resta l’ultima campionessa slam in tabellone e centra il primo quarto di finale in un major proprio da Wimbledon 2018.
Per Kerber ora, appunto, c’è Karolina Muchova. La ceca, autrice di un gran cammino fino alla semifinale dell’Australian Open a inizio anno, ha superato una delle giocatrici che meglio avevano fatto sulla terra rossa. La spagnola Paula Badosa si è arresa in 2 set: 7-6 6-4. Decisivo per Muchova il primo set, dove ha salvato anche un set point al tie-break.
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Top 5: tutto il meglio di Iga Swiatek al Roland Garros 2020

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