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Tennis, Wimbledon 2022 - Perché Rafael Nadal se l'è presa con Lorenzo Sonego alla fine del match?

Carlo Filippo Vardelli

Aggiornato 03/07/2022 alle 01:40 GMT+2

WIMBLEDON - Dopo la chiusura del tetto e il controbreak di Sonego nel 3° set, Nadal lo chiama a rete e si lamenta per i suoi versi. Il torinese si innervosice e cede ancora la battuta. Lo spagnolo: "Non l'ho fatto apposta", l'italiano accetta le scuse ma ammette: "Non esiste che un giocatore chiami a rete un altro, si fa in terza categoria non a Wimbledon. Mi ha condizionato...".

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È stato un match a senso unico quello andato in onda sul centrale di Wimbledon, ma nonostante l’andamento orizzontale non sono mancati i momenti di tensione. In particolar modo verso la fine del terzo set, quando Sonego ha trovato la forza per restituire il break a Nadal e pareggiare sul 4-4. A quel punto, lo spagnolo, scottato dalle urla del piemontese, ha richiamato l'avversario a rete e gli ha chiesto - con toni abbastanza autoritari - di abbassare il volume della voce ("grunting", in inglese). Sonego ci è rimasto molto male, e con un'espressione tra lo stupito e il deluso ha tentato di spiegare a Rafa che un ordine del genere dovrebbe arrivare dall'arbitro e non da lui.
Successivamente, al termine del match, Nadal è tornato sulla questione cercando di spiegarsi meglio con il tennista italiano, che però ha ribadito al campione iberico tutto il suo disappunto nato da quel gesto intimidatorio. Poco dopo aver stretto la mano al giudice di sedia, Nadal ha commentato così: "Non parliamo di situazione piccante. Mi dispiace moltissimo se gli ha dato fastidio. Adesso mi sento in colpa. Cercherò di parlare con lui negli spogliatoi".

Le parole di Nadal in conferenza stampa

"Ho sbagliato. Probabilmente non avrei dovuto chiamarlo in rete. Quindi, chiedo scusa per questo. Errore mio. Nessun problema a riconoscerlo. Non commento oltre, ho parlato con Sonego negli spogliatoi".

La replica di Sonego: "Ho apprezzato le scuse ma certe cose si fanno in 3ª categoria non a Wimbledon"

Naturalmente il torinese nonostante abbia apprezzato le scuse della leggenda iberica, non ha preso bene il richiamo di Rafa, che ha finito per condizionarlo come ha ammesso nel post match: "Non esiste che un giocatore chiami a rete un altro, si fa in terza categoria non a Wimbledon. Chiami l'arbitro, non chiami un giocatore a rete. In quel momento mi ha condizionato. Mi ha detto che era condizionato dal mio verso. A fine partita si è scusato, è stato educatissimo. Io gli ho detto che però in quel momento mi aveva condizionato"
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Mentalità Nadal: il riscaldamento pre-finale parte negli spogliatoi

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