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Simona Halep e l’arte di schiantarsi sul traguardo

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Aggiornato 21/08/2017 alle 23:25 GMT+2

In tre mesi la rumena si è ritrovata ripetutamente a una sola vittoria dal diventare la numero 1 del ranking Wta: ha perso partite già vinte, si è fatta sfuggire uno Slam contro Jelena Ostapenko ed è crollata a Wimbledon contro la Konta dopo essere arrivata a due punti dal match: storia di una sindrome da braccino.

Simona Halep et Garbine Muguruza à Cincinnati

Credit Foto Getty Images

Nel tennis si chiama braccino ed è l’incapacità di reggere la pressione quando una partita, un’impresa, un torneo è ormai a portata di mano. Di questa non lusinghiera specialità è diventata portabandiera Simona Halep che negli ultimi tre mesi si è ritrovata ripetutamente a una sola vittoria dal diventare numero 1 del mondo. Tutte e tre le volte, però, si è sciolta sul più bello come neve al sole. Anzi, diciamo anche quattro…

10-6-2017: Roland Garros, finale

È la finale del Roland Garros e Simona Halep può ricevere la consacrazione nel tennis mondiale conquistando il primo Slam e in contemporanea anche il primato della classifica Wta, a scapito di Angelique Kerber. Sul 6-4 3-0 sembra fatta e arrivano addirittura tre chance del 4-0. Si spegne la luce nella testa della rumena e la favola è tutta di una 20enne di Riga. Jelena Ostapenko vince il secondo set e sotto 1-3 rimonta anche nel terzo. Per Simona sono lacrime amare.
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Roland Garros Top 5: i colpi più belli della finale Ostapenko-Halep

29-06-2017: Eastbourne, quarti di finale

Per il computer questo match non vale perché in effetti alla rumena sarebbe servita un’ulteriore vittoria in semifinale con la Watson, avversaria sulla carta più abbordabile, per prendersi il trono del ranking. Contro Wozniacki nei quarti si ritrova avanti 7-5 3-0 e servizio con 8 game vinti consecutivamente. Poi? Poi la danese, un’altra specialista nel crollare sul più bello, s’impone 6-1 al terzo.

11-07-2017: Wimbledon, quarti di finale

Simona Halep è una grande lavoratrice e a Wimbledon si spinge fino ai quarti. Vince il tie-break del primo set contro la Konta e sul 5-4 del secondo è a due punti dal match di semi, dove avrebbe affrontato Venus Williams. La padrona di casa inglese avverte la pressione, ma è poca cosa rispetto al blackout della rumena. A metà luglio ne approfitta così Karolina Pliskova. Alla prossima.

20-08-2017: Cincinnati, finale

Dice di non avvertire la pressione per quel maledetto numero 1 e allora il destino le concede un’altra occasione, la terza – o se volete appunto la quarta – in tre mesi. La finale di Cincinnati la mette di fronte alla Muguruza ed è storia recente: 6-1, 6-0 in 56 minuti.
Ora è seconda a 5 miseri punti dalla Pliskova (6385 a 6390). Ne avrà comunque altre di opportunità a partire da New York, anche se ora nella lotta si è inserita proprio la spagnola di origini venezuelane che è balzata al terzo posto Wta ed è lanciata verso un futuro radioso. Nel vuoto di potere attuale del tennis femminile, il 2017 della Halep ha confermato che la costanza le appartiene, ma l’ultimo passo è ancora una chimera. Provaci ancora Simona.
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Roland Garros: Ostapenko-Halep, gli highlights

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