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Ferrari vince la Le Mans: un successo che entra nella leggenda. I motivi del trionfo della Rossa alla 24 ore
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Pubblicato 12/06/2023 alle 11:43 GMT+2
LE MANS - Doveva solo essere una bella giornata di sport, con la Ferrari di ritorno a Le Mans dopo cinquant'anni. E' stato fatto molto di più: si è riscritta la storia, anzi è stata fatta una delle pagine più incredibili, indelebili e meravigliose della Rossa. Un progetto vincente, frutto del lavoro degli uomini di Maranello. Ripercorriamo assieme il trionfo della Ferrari a Le Mans dopo 58 anni.
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50 anni? Macché, sono ben 58! Si è parlato tantissimo del mezzo secolo d'assenza della Rossa alla gara di durata per eccellenza, meno del fatto che la vittoria mancava da ancora più tempo. Era dal 1965 che la Ferrari non trionfava alla 24 ore di Le Mans nella categoria regina. Di acqua sotto i ponti ne è passata in tutti questi anni, sono ere geologiche per il mondo del motorsport. La vettura era una Ferrari 250 LM, i piloti erano Jochen Rindt, Masten Gregory ed Ed Hugus, una delle tante storie di "pilota fantasma" che girano intorno a questa corsa epica.
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Dopo quasi sessant'anni gli eroi moderni in rosso sono Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado, mentre la vettura è la Ferrari 499P, prototipo innovativo presentato poco meno di un anno fa, con l'obiettivo di riportare il Cavallino Rampante sul circuito de la Sarthe, nella Le Mans del centenario. Non solo l'obiettivo è stato centrato, ma è stato fatto molto di più: si è riscritta la storia, anzi è stata fatta una delle pagine più incredibili, indelebili e meravigliose della storia della Rossa e di questo sport in generale.
Un progetto vincente
Ma come si è arrivati a questo successo? Di lavoro ne è stato fatto tantissimo, molto alla luce del sole e ancor di più nell'ombra. A luglio 2022 Alessandro Pier Guidi percorse a Fiorano i primi giri con la 499P lontano da occhi indiscreti, poi l'annuncio del ritorno della Ferrari al mondiale endurance e la presentazione ad ottobre della vettura al mondo intero. Prima tanto lavoro di raccolta dati, analisi e competenze. Il resto è storia, con le prime gare del WEC di quest'anno, la prima pole e i podi, sino al clamoroso trionfo in Francia.
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Doveva solo essere una bellissima storia di sport, con la Ferrari di ritorno a Le Mans dopo cinquant'anni d'assenza e nell'anno del centenario della gara francese. Invece è successo molto di più: la rossa a sorpresa ha battuto la concorrenza sul campo, dove dominava da anni e che su quella vettura ci ha speso migliaia di chilometri in tutte le parti del mondo. Una storia che entra nella leggenda di questo sport e della rossa, un progetto vincente nato dal lavoro e dalla competenza degli uomini di Maranello.
Un digiuno lungo 58 anni
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Come detto, dall'ultimo successo a Le Mans della Ferrari sono passati ben 58 anni. Un tempo lungo, apparentemente infinito, che è però servito a dare un sapore più gustoso, più dolce, unico, a tutto quello che è accaduto in questa settimana magica sul Circuit de La Sarthe. Dalla stupenda Hyperpole, a fasi iniziali di gara convulse con una Toyota che sembrava essersi nascosta, ma che dopo la bandiera del via sventolata da Lebron ha cambiato marcia. Ma le vetture giapponesi alla fine non sono scappate via, e tra pioggia, strategie differenti, eterne safety car e innumerevoli slow zone, la Rossa ha tenuto, ha passato i rivali e ha potuto godersi un successo stupendo, anche insperato, contro ogni previsione e pronostico, ma ottenuto in pista e assolutamente meritato, non certo frutto del caso o della fortuna.
L'eroe Pier Guidi
Era stato lui a guidarla per la prima volta a Fiorano ancora camuffata, è stato lui giustamente a portarla in trionfo sotto la bandiera a scacchi. Alessandro Pier Guidi entra giustamente nella storia della rossa come l'uomo del destino, diventando il simbolo della Ferrari nel mondo endurance. Parliamo di un pilota da tempo fedele al Cavallino Rampante, già vincitore due volte della 24 con la Rossa nelle categorie LMGTE Pro e tre volte campione del mondo WEC sempre con il team AF Corse nella classe LMGTE Pro, capace di conquistare anche una 24 ore di Spa. Quando è nato il progetto Hypercar e il ritorno a Le Mans, a Maranello si sono affidati a lui. Alessandro non ci ha pensato due volte e ha risposto presente, nonostante non avesse alcuna esperienza con i prototipi.
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Alessandro Pier Guidi
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Il resto è storia. Pier Guidi è stato ultra decisivo durante la sera della 24 ore, quando sotto il diluvio ha girato più veloce degli altri di almeno dieci secondi a giro. E nonostante l'errore verso la mezzanotte e i vari problemi ai box, non si è mai dato per vinto e ha portato con merito la Ferrari sotto la bandiera a scacchi, diventando uno degli artefici del miracolo della Le Mans vestita di rosso.
Goditela tutta Antonio!
Se quella di Pier Guidi è una storia di un pilota che ha avuto il giusto premio dopo una carriera comunque vincente, c'è un altro vincitore della Le Mans che può raccontare tutt'altro. Parliamo naturalmente del mitico Antonio Giovinazzi.
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Antonio Giovinazzi
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Nessuno aveva mai visto Antonio così felice, anche perché nessuno lo aveva mai visto vincere. E' questa la frase che girava ieri dopo la vittoria della Rossa. Una frase totalmente vera, che rispecchia al meglio gli ultimi anni del ragazzo di Martina Franca. Un pilota velocissimo e costante, ma che spesso si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato e non è mai riuscito a far vedere a tutti le sue enormi doti al volante. Ora la gioia più grande, una vittoria che sa di rivincita e di rivalsa, dopo una carriera ricca di bocconi amari da ingoiare.
Dalle lacrime alla felicità più incredibile, il passaggio sotto la bandiera a scacchi della Ferrari è stata una enorme liberazione per Giovinazzi, che finalmente ha avuto il trionfo che tanto aspettava. Si è tolto una quantita infinita di sassolini dalle scarpe dopo tante difficoltà, diventando il simbolo della rinascita, di uno che non molla mai, di quello che dopo tanti anni bui ha finalmente la gioia che merita. Goditela tutta Antonio, il miracolo di Le Mans avrà scritto anche il tuo nome per l'eternità.
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Vedere una rossa correre a Le Mans è roba che fa già battere il cuore di suo, vederla trionfare è ancora più straordinario. Ma quanto è bello vedere una Ferrari vincere? E' una gioia purtroppo rara negli ultimi anni, dato che prima dell'11 giugno 2023 l'ultimo vero trionfo del Cavallino Rampante risale al 2007 con Kimi Raikkonen in Formula 1. Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado ce l’hanno fatta, sono riusciti a una delle pagine più epiche della incredibile storia sportiva del Cavallino Rampante. Speriamo di non dover attendere ancora così tanto tempo per poter raccontare un'altra fantastica storia in rosso.
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