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Marcia, Europei - Massimo Stano: "Non stavo bene da subito, la medaglia non c'era oggi: meglio qui che ai Mondiali"

DaOAsport

Pubblicato 20/08/2022 alle 10:51 GMT+2

Deluso e in lacrime Massimo Stano al termine della 20 km di marcia degli Europei di Monaco: "Ho capito da subito stamattina che la gamba non c'era, poi nel finale ho avuto anche crampi addominali, ma ho voluto a tutti i costi concludere la gara. Alla tripletta ci tenevo, ma comunque meglio qui che a Eugene".

L’ITALIA FA IL PIENO DI MEDAGLIE: STANO ORGOGLIO AZZURRO

Massimo Stano si è dovuto accontentare dell’ottavo posto nella 20 km di marcia agli Europei 2022 di atletica leggera. Il Campione Olimpico non ha brillato lungo le strade di Monaco, mancando l’appuntamento con le medaglie dopo aver trionfato nella 35 km ai Mondiali di un mese fa. Il pugliese sognava di salire sul gradino più alto del podio per completare la tripletta consecutiva, riuscita in passato soltanto ad Alberto Cova sui 10000 metri. L’azzurro non era brillante come a Eugene e si è staccato dai migliori nei pressi del 13mo chilometro.
Massimo Stano ha analizzato la propria prestazione ai microfoni della Rai:
Ho sentito dall’inizio che non c’era la gamba, ho cercato di motivarmi. Ho notato che mi staccavo e rientravo, ho provato a fare un’azione per capire la gamba, ho visto che non ne avevo. La medaglia oggi non c’era, negli ultimi cinque chilometri avevo anche dei crampi addominali e ho provato a portare a casa la gara. Devo ripartire da zero per fare la serie di Cova (unico italiano a fare la tripletta Olimpiadi-Mondiali-Europei in maniera consecutiva, n.d.r.). Ho dato il massimo, si impara anche da questo. Qualcosa non avrà funzionato dal mese tra Eugene e qui. Sono contento per Francesco Fortunato, che ha difeso bene il nome dell’Italia.
Il Campione Olimpico ha poi proseguito, soffermandosi sul doppio impegno 20-35 km in una stessa competizione: “L’intento era capire se è possibile, fare due gare in un mese era importante. Mentalmente c’ero, ho cercato di motivarmi, ma la gamba era stanca. Qualcosa non ha funzionato, non so bene cosa, dobbiamo ragionarci. Dobbiamo sederci con calma tra qualche settimana e capire cosa è successo. Io ci tengo a doppiare a Budapest (sede dei Mondiali, n.d.r.). Non siamo invincibili, meglio oggi che a Eugene“.
A vincere è stato lo spagnolo Alvaro Martin, davanti allo svedese Perseus Karlstroem: “Martin è stavo fenomenale oggi, riconfermare il titolo non è stato facile, è stato bravissimo. Sono contento che abbia vinto la gara al posto mio. Karlstroem ha reagito dopo la 35 km, si è arrabbiato, magari era più motivato oggi, è riuscito a sistemare quello che c’era da sistemare, ha fatto una grande gara“.
Massimo Stano ha voluto chiudere con una battuta: “L’europeo è l’unica cosa che lascio agli altri, io mi gaso con i giapponesi: devo fare una richiesta a European Athletics per averne almeno uno“. Lo scorso anno sconfisse due nipponici a Tokyo e a Eugene si replicò demolendoli uno a uno nei cinque chilometri conclusivi.
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INNO E BACIO ALLA MEDAGLIA D'ORO: SORRIDI, MASSIMO STANO!

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