Caso Schwazer: il TAS rigetta il ricorso ma offre un'udienza d'urgenza

Il TAS si prende dell’altro tempo. E’ una sorta di non-decisione quella del Tribunale Sportivo di Losanna, che oggi era chiamato a rispondere in merito alla richiesta di sospensione della pena inviata da Alex Schwazer e i suoi legali.

Il fascicolo di 50 pagine fatto provenire in Svizzera non ha sortito gli effetti desiderati dal marciatore azzurro, ma al tempo stesso lascia ancora aperta la speranza per Rio.

Se è infatti vero che il TAS ha formalmente rigettato il ricorso del marciatore, altrettanto lo è che in quella udienza straordinaria offerta a Schwazer dallo stesso tribunale sportivo restano aperte ancora possibilità per volare in Brasile. Con questo atto infatti il Tribunale sportivo di Losanna dimostra di voler e poter entrare nel merito della questione, cercando di verificare se effettivamente ci sono state irregolarità sulle provette, sulla tempistica delle consegne, sui motivi per i quali la comunicazione è arrivata così in ritardo all’atleta e su tutti i lati oscuri che questa vicenda continua a nascondere.

Il TAS ascolterà quindi d’urgenza entrambe le parti per capire come muoversi: da una parte la IAAF con i test antidoping e la provetta incriminata; e dall’altra Schwazer che fondamentalmente per quella provetta chiede un esame del DNA.

Il tutto dovrà avvenire in tempi brevissimi visto che l’Olimpiade è ormai dietro l’angolo. Il termine di iscrizione degli atleti da mandare a Rio scadeva infatti oggi, ma con la situazione subjudice di Schwazer ancora aperta proprio dal TAS, per il marciatore restano accese le speranze.