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Trost: “Ora mi alleno con Tamberi, e ho solo da imparare da lui”

Daniele Fantini

Pubblicato 18/01/2017 alle 09:50 GMT+1

Alessia Trost è diventata la nuova compagna di allenamenti di Gianmarco Tamberi dopo la scelta di lasciare il suo vecchio coach (Gianfranco Chessa) per il papà di Gimbo, Marco: “Siamo amici da tempo ed è bello confrontarsi con lui – dice parlando alla ‘Gazzetta dello Sport’ -. Ha un carattere forte, è determinato ed estremamente preciso. Ho solo da imparare da lui”.

Alessia Trost, Rio 2016 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Dopo il quinto posto ai Giochi di Rio, Alessia Trost ha scelto di cambiare vita sportiva: nuova sede (Ancona) e, soprattutto, nuovo allenatore, Marco Tamberi, papà e coach di Gianmarco, diventato ora suo compagno nelle sedute di preparazione. La saltatrice di Pordenone ha raccontato le sue prime impressioni in una bella intervista concessa alla “Gazzetta dello Sport”, di cui vi riportiamo i passi principali.

Il rapporto e il lavoro con Gimbo

“I Tamberi sono persone meravigliose. Mi hanno accolto come in famiglia e l’ambiente è stimolante. Marco mi ha anche aiutata a trovare casa, un appartamento a 50 metri da quello di Gimbo e a 100 dalla pista. Anche se in pedana facciamo cose diverse e siamo entrambi in un momento particolare della carriera, io e Gimbo andiamo al campo sempre agli stessi orari. Siamo amici da tempo ed è bello confrontarsi con lui che, finalmente, ha quel partner sportivo che non ha mai avuto. Ha un carattere forte, è determinato ed estremamente preciso. Ho solo da imparare”.

Il rapporto con il coach

“All’inizio era un po’ preoccupato. All’inizio mi ha dato una bella ‘ciga’, come dice lui. Credo voglia dire ‘lavata di capo’. Ora è fiducioso, e lo sono anche io. Ho nuove motivazioni, nuovi stimoli e nuove regole, e sento i piedi che rispondono: il processo sarà lungo, ma darà i suoi frutti”.

Il nuovo allenamento

“L’inizio è stato abbastanza traumatico. Mi sono ritrovata a fare cose del tutto nuove, una preparazione meno pesante, senza doppie sedute quotidiane, ma più specifica e più intensa, più impegnativa dal punto di vista nervoso”.

Gli obiettivi immediati

“Saltare, non appena sarò in condizione. E nelle prossime ore dare l’esame di ‘Lingua spagnolo 1’ all’università di Pordenone”.
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