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Basket, Eurolega: Il Fenerbahce fa 10 in fila, cadono Bayern Monaco e Real Madrid

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DaEurosport

Aggiornato 20/02/2021 alle 00:44 GMT+1

EUROLEGA - Il Fenerbahce non si ferma più, batte anche l'Alba Berlino 89-84 e arriva a 10 vittorie di fila: brilla Nando De Colo, 26 punti, per i tedeschi 14 di Simone Fontecchio. Con questo successo, la squadra turca aggancia al quarto posto Real Madrid e Bayern Monaco, battute rispettivamente nelle trasferte di Valencia e Villeurbanne. Risorge lo Zenit che vince 76-75 contro la Stella Rossa.

Nando De Colo, Fenerbahce-Alba Berlino, Euroleague 2020-21

Credit Foto Getty Images

Fenerbahçe Beko – Alba Berlino 89-84

Di Davide Fumagalli. E sono dieci, dieci vittorie in fila del Fenerbahce che batte non senza soffrire 89-84 l'Alba Berlino nel Round 25 ma si conferma la squadra più calda dell'Eurolega. La pausa non ferma la squadra di Igor Kokoskov che deve lottare fino alla fine per avere la meglio della formazione di Aito e salire a 15-10 di record, in piena zona playoff: i turchi, che all'andata erano stati travolti 89-63, questa volta si impongono grazie ad uno straordinario De Colo da 26 punti, 9 su 9 ai liberi, 8 assist e 31 di PIR, ai 12 con 8 rimbalzi di Vesely, e soprattutto ad un devastante Dyshawn Pierre nel quarto periodo dove realizza 11 dei suoi 17 punti finali. Per l'Alba è invece il settimo stop nelle ultime otto uscite (8-17 il record) ma la prestazione è stata comunque positiva, con 19 punti e 5 triple dello specialista Eriksson, 16 di Lammers e 14 punti di Lo e di Simone Fontecchio.
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Sikma come Magic Johnson, che assist per Fontecchio!

Il match di Istanbul vede scattare meglio l'Alba Berlino (11-5), poi il Fenerbahce risponde con De Colo, Guduric e O'Quinn, va avanti 24-22 al 10', ma non riesce mai a scappare, anzi, gli ospiti nel secondo periodo toccano di nuovo il +5 sul 39-34 con Lammers. All'intervallo la formazione di Kokoskov conduce 45-42 dopo il break firmato da Vesely, Barthel e da una bomba di Mamhmutoglu, ma non riesce a scavare un solco per allungare. La ripresa viaggia sugli stessi binari, Fontecchio schiaccia su un assist magico di Sikma per il 48-45, poi il Fener replica e arriva a +8 sul 63-55 con un break di 13-2. La sfida va ad elastico, in avvio di ultimo quarto gli ospiti toccano il -2 con Lammers, mentre i turchi scappano di nuovo arrivando a +13 sull'85-72 spinti da De Colo e dalle giocate di un devastante Pierre.
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Il sigillo di Dyshawn Pierre, stoppata e assist per Vesely

Sembra finita e invece i berlinesi risorgono, Eriksson e Lo fanno -6, poi Fontecchio mette la bomba del -3, 85-82. Il timeout di Kokoskov ferma l'emorragia e lancia il Fenerbahce perchè alla ripresa chiude il discorso con Brown e altre due giocate di Pierre, prima la stoppata a Lo e poi l'assist per la schiacciata di Vesely. Nel prossimo turno, Round 26, l'Alba Berlino ospiterà il Panathinaikos e proverà a fermare la serie di quattro ko mentre il Fenerbahce avrà in casa il derby con l'Anadolu Efes, la sfida tra le due squadre più in forma assieme all'Olimpia Milano.
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Lammers è ovunque! Stoppata di qua, canestro di là

  • Fenerbahce: Brown 4, Perez 2, Guduric 12, Mahmutoglu 3, O'Quinn 8, De Colo 26, Pierre 17, Barthel 5, Vesely 12, Eddie, Duverioglu ne, Ulanovas. All. Kokoskov.
  • Alba: Lo 14, Siva, Delow 2, Eriksson 19, Mattisseck 3, Schneider, Nikic ne, Fontecchio 14, Thiemann 10, Sikma 6, Lammers 16. All. Garcia Reneses.
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Stella Rossa – Zenit San Pietroburgo 75-76

Di Davide Fumagalli. Battaglia vera a Belgrado dove lo Zenit San Pietroburgo si impone in volata contro la Stella Rossa, 76-75, nel Round 25 di Eurolega. La squadra di Xavi Pascual, reduce da tre sconfitte di fila, ritrova il successo dopo la pausa, aggiorna il proprio record a 14-9 e si rilancia in vista della fase conclusiva della regular season dove farà di tutto per tenersi stretta il posto nei playoff: determinante Kevin Pangos, unico in doppia cifra con 25 punti, 7 assist e 5 su 8 da tre, compresa la tripla del definitivo sorpasso; con 9 ci sono Gudaitis e KC Rivers, a 7 punti l'ex di turno Baron. Per i serbi, rinfrancati dal successo nella coppa nazionale, arriva la quarta sconfitta sconfitta in fila, la 17esima in stagione (7-17) e c'è il rammarico per il ko in volata dopo aver rimontato due volte da uno svantaggio in doppia cifra: bene Dobric, 13 punti con tre triple, il migliore è Jordan Loyd con 21 anche se pesa l'errore finale in penetrazione che avrebbe significato con molte probabilità vittoria.
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Tripla decisiva di Pangos, lo Zenit sbanca Belgrado

Il match si spacca nella seconda metà del primo quarto con lo Zenit che vola a +10 con le triple di Rivers e Pangos (12-22). Nel secondo periodo la formazione russa prosegue nel suo show balistico, partecipano anche l'ex di turno Baron e Zakharov, poi è Pangos a infilare il missile del massimo vantaggio sul +15, 39-24. La Stella Rossa però non ci sta, si aggrappa a Loyd e a Lazic, va all'intervallo sul -12 (36-48) e poi nella ripresa risale la china arrivando a -6 con le bombe di Dobric e Simonovic (50-56).
Lì lo Zenit piazza una nuova zampata con Pangos per il +11, Dobric e Davidovac replicano, i serbi chiudono il periodo a -5 e poi in avvio di ultimo quarto sorpassano sul 62-61 completando un break di 12-0. A quel punto è una sfida punto a punto, Zubkhov e Pangos tengono davanti lo Zenit, ma la Stella Rossa non ci sta, pareggia con Davidovac e poi va a +3 sul 75-72 con una bomba di Dobric. La replica dei russi è rocambolesca, Gudaitis segna il primo libero ma sbaglia il secondo, Ponitka salva il rimbalzo e trova Pangos per il nuovo sorpasso, 76-75! Da lì succede di tutto, Kuzmic commette fallo in attacco, Ponikta fa infrazione di 5 secondi sulla rimessa e così la palla torna ai serbi: Loyd fa tutto da solo, va dritto al ferro ma sbaglia malamente un comodo layup per il possibile sorpasso. Con meno di 3 secondi da giocare KC Rivers sbaglia entrambi i liberi, ma la Stella Rossa non ha timeout e il tempo scada senza dar possibilità di replica.
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Jordan Loyd sopra il ferro e piazza la schiacciata

Lo Zenit lunedì tornerà in campo in casa nel recupero contro l'Olimpia Milano, una sfida delicatissima per entrambe, poi nel Round 26 giocherà ancora in casa contro Valencia. Il prossimo impegno della Stella Rossa sarà invece a Vitoria col Baskonia.
  • Stella Rossa: Loyd 21, Uskokovic 5, Saranovic ne, Vujicic ne, Davidovac 8, Lazic 6, Radanov 6, Dobric 13, Simonovic 3, Jagodic-Kuridza 7, Kuzmic 6. All. Radonjic.
  • Zenit: Rivers 9, Zakharov 3, Pangos 25, Fridzon 1, Hollins 6, Thomas 6, Baron 7, Pushkov, Zubkov 6, Poythress 2, Ponitka 2, Gudaitis 9. All. Pascual.
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LDLC ASVEL Villeurbanne – FC Bayern Monaco 87-79

Di Marco Arcari. 6° successo consecutivo per l’ASVEL Villeurbanne, che all’Astroballe prima domina, trovando anche ampi vantaggi (+18 in diverse occasioni), e poi rischia di subire la rimonta del Bayern Monaco. Ci pensa però Norris Cole a scacciare i fantasmi di una possibile sconfitta in volata, firmando da campione le giocate che valgono la vittoria. L’approccio delle due squadre è diametralmente opposto. I padroni di casa iniziano la sfida affidandosi soprattutto al tiro pesante, trovando in Kevarrius Hayes un inatteso, ma abilissimo, rifinitore (3 assist in 5’, career-high così riscritto). Il Bayern si affida invece alle penetrazioni del solito Wade Baldwin e al gioco in post della coppia Gist-Radosevic, ma nel corso del 1° quarto non riesce a contenere il gioco in transizione del club francese e chiude la frazione in ritardo (21-18), complice il furto con scasso con cui William Howard brucia la sirena. La difesa della squadra allenata da Andrea Trinchieri sale decisamente d’intensità e consente di costruire mini-break che avvicendano più volte le formazioni in vantaggio. Il match si trasforma in un bel duello ravvicinato tra Moustapha Fall (9 nel quarto) e Jalen Reynolds (8), i quali si scambiano colpi e schiacciate nei due pitturati. L’ASVEL beneficia però anche di tanti recuperi difensivi e dei canestri degli esterni, volando così sul 44-35 a metà gara.
Il 7-0 con cui i padroni di casa aprono la ripresa mette ancora più a nudo le difficoltà difensive degli ospiti, che continuano a soffrire troppo passivamente la fisicità dell’ASVEL (51-35). In 3’ il Bayern esaurisce il bonus falli di squadra e David Lighty fiuta la ghiotta occasione, attaccando sistematicamente il ferro degli ospiti. Baldwin si carica allora sulle spalle tutto l’attacco bavarese, ma riesce solamente a ricucire in minima parte le distanze, perché nel frattempo la squadra di coach Parker è tornata a bombardare da oltre l’arco dei 6.75 (66-52 al 30’). Paul Zipser prova ad aiutare il compagno a inizio 4° periodo, ma è l’LDLC a gettare alle ortiche il vantaggio con una serie incredibile di palle perse (77-73 al 38’). Vladimir Lucic s’inventa un irreale gioco da 4 punti per firmare la parità (77-77), ma Cole sale in cattedra da vero fenomeno e realizza le giocate che scongiurano la rimonta, consegnando il successo al club transalpino e chiudendo con 12, 5 assist e 4 recuperi. 19 per Lighty, 15 (con 9 rimbalzi) per Fall, 4/4 da 3 per Diot. Per il Bayern 19 da Baldwin e 18 di uno stoico Lucic, l’ultimo a mollare.
  • ASVEL: Lacombe, Diot 12, Fall 15, Ndjock n.e., Noua 2, Hayes 2, Lighty 19, Howard 10, Yabusele 9, Cole 12, Strazel 6. All. Parker.
  • Bayern: Weiler-Babb, Baldwin IV 19, Seeley 11, Reynolds 12, Lucic 18, Flaccadori n.e., Zipser 9, Gist 8, Johnson, Sisko, Radosevic 2, Grant. All. Trinchieri.
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Valencia Basket-Real Madrid 89-78

Di Daniele Fantini. Due squadre in un momento antitetico della stagione. Mentre Valencia (13-12) si riaffaccia al margine della zona playoff festeggiando il secondo successo consecutivo ai danni di una big dopo quello sul CSKA della scorsa giornata, un Real Madrid sempre più falciato da problemi di organico e infortuni (oltre a Randolph, Taylor e Rudy, perso nuovamente anche Sergio Llull per un problema accusato nel secondo periodo) incassa la quarta sconfitta nelle ultime sette uscite e continua a scivolare verso il basso (15-10), ritrovandosi agganciato anche dall'arrembante Fenerbahçe in un terzetto che, col Bayern Monaco, si dipana tra quarto e sesto posto.
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Klemen Prepelic brucia la sirena del primo tempo contro il Real

Al netto dei problemi della squadra di coach Pablo Laso, molto lacunosa nella propria metacampo, Valencia ha il merito di approcciare la partita con grande energia e agonismo e, grazie alla versatilità di Bojan Dubljevic (6 punti, 5 rimbalzi) e Mike Tobey (11 con 3/3 da tre), apre il campo stanando i 221 centimetri di Walter Tavares dal verniciato: il risultato è un primo tempo di grandissima qualità offensiva, in cui i tiratori (8/14 dall'arco al'intervallo, poi calato al 12/26 conclusivo) si scatenano affiancando l'avvio stordente di Vanja Marinkovic (14 punti, tutti nel primo tempo), coinvolto in un meraviglioso duello all'ultimo sangue sul perimetro con Jaycee Carroll (20 punti, 15 dei primi 19 realizzati dal Real Madrid nel primo periodo).
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Walter Tavares cancella Labeyrie con una stoppata da dietro

Sommerso sotto un pesantissimo -20 all'intervallo lungo (55-35), bombardato da ogni posizione e incapace di trovare fluidità in attacco con la regia mediocre di uno spento Nicolas Laprovittola e di un Carlos Alocén che dimostra tutta l'inesperienza dei suoi 20 anni, il Real Madrid vive l'unico momento di orgoglio difensivo della serata rientrando fino al -11 (60-49) con un parziale di 0-8 in avvio di ripresa, ma la fiammata viene presto spenta da una scarica di Sam Van Rossom (16 punti, 8 assist), cinico e letale con una serie di giocate dal palleggio di enorme personalità. La forbice si riapre sul +19 (71-52) all'ultimo mini-riposo, prodromo per un lungo garbage-time in cui il Real, contato in piedi, alza bandiera bianca anche con Walter Tavares (11 punti, 9 rimbalzi), nervoso e confuso nel finale. Una serie di triple di Alberto Abalde, negativo nel suo ritorno a Valencia nonostante i 13 punti gonfiati a risultato ormai deciso, rende meno grave lo scarto ma non cambia la sostanza delle cose.
  • Valencia: Van Rossom 16, Marinkovic 14, Kalinic 12, Williams 5, Dubljevic 6; Prepelic 11, Puerto 2, Labeyrie 3, Tobery 11, Hermannsson 9. N.e.: Pradilla, San Emeterio. All.: Ponsarnau.
  • Real Madrid: Alocen 4, Carroll 20, Deck 9, Garuba, Tavares 11; Causeur 9, Abalde 13, Tyus 2, Laprovittola 5, Llull 3, Thompkins 2. N.e.: Reyes. All.: Laso.
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