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Eurolega, primo in classifica: Trinchieri ha già plasmato il Bayern

Daniele Fantini

Aggiornato 24/10/2020 alle 13:16 GMT+2

Dopo cinque giornate di regular-season, il Bayern Monaco di Andrea Trinchieri è in vetta alla classifica di Eurolega cavalcando una striscia-record di quattro vittorie consecutive. Il coach milanese ha portato in Baviera quei concetti difensivi e di intangibles nella costruzione del gruppo che ne hanno segnato il grande passato tra Cantù, Bamberg e Belgrado.

Andrea Trinchieri, Bayern Monaco 2020-21

Credit Foto Getty Images

Cantù, Bamberg, Belgrado. Andrea Trinchieri è sempre stato una sicurezza, anche lontano dai confini nazionali. E questo inizio di stagione a Monaco non sta facendo altro che confermare quanto già visto in passato. D'altronde, non è un caso se un club blasonato come il Bayern abbia cercato proprio il tecnico milanese per modellare una vera mentalità cestistica di livello internazionale in una società che, giusto ricordare, si è affacciata al grande mondo delle coppe europee soltanto 9 anni fa, dopo quattro decenni trascorsi nelle leghe minori tedesche.

Un coach che vince e migliora la squadra

Il curriculum di Trinchieri non mente. Ha vinto su tutte le panchine su cui si è seduto. Dagli inizi con Veroli in LegaDue (Coppa Italia 2019) al magico quadriennio brianzolo che riportò Cantù a giocare anche l'Eurolega (Supercoppa 2012), all'annata russa a Kazan, quella più complicata della carriera (Coppa di Russia 2014), al dominio tedesco con il Bamberg (tre titoli nazionali, Supercoppa 2015 e Coppa di Germania 2017), all'ultima esperienza in Serbia, con il difficilissimo compito di risollevare il Partizan Belgrado dalle ceneri e interrompere l'egemonia degli arci-rivali della Stella Rossa (Coppa di Serbia 2019 e 2020, Supercoppa della Liga Adriatica 2019).
I successi internazionali sono sempre stati affiancati da altrettanto ottime campagne europee: nonostante non abbia mai gestito roster realmente ambiziosi, Trinchieri ha sempre saputo estrarre il meglio dalle proprie squadre, portandole a overperformare anche in coppa, aspetto che, più di tutti, ha stuzzicato le fantasie del Bayern Monaco in estate. Come detto, ha ricondotto Cantù a disputare l'Eurolega dopo 17 anni di astinenza, impreziosendo il tutto con la qualificazione alle Top 16, ha raggiunto la finale di Eurocup con l'Unics Kazan (sconfitta contro Valencia nel 2014, anno in cui è stato premiato come miglior coach della competizione), ha portato il Bamberg a sfiorare la qualificazione ai playoff di Eurolega nel 2015-16 (negata soltanto dallo scontro diretto negativo con il Real Madrid nelle Top 16) e il Partizan Belgrado ai quarti di finale di Eurocup, in una posizione invidiabile per raggiungere la finalissima (e annessa qualificazione all'Eurolega), prima della sospensione per la pandemia nella scorsa stagione.

Difesa e intangibles: come sta forgiando il nuovo Bayern Monaco

Quest'anno, alla guida del Bayern Monaco, coach Trinchieri ha aperto la stagione con un record di 4-1 con vetta della classifica in compagnia di Zalgiris Kaunas e Barcellona, infilando quattro vittorie consecutive (record per la storia del club) dopo il ko all'esordio arrivato in overtime e per due soli punti contro l'Olimpia Milano, fatto che certifica la bontà del successo della squadra di Ettore Messina, forse non recepito con la giusta attenzione in Italia. E il calendario non è certo stato amico: Alba Berlino, Maccabi, Fenerbahçe (tutte in trasferta) più Olympiacos.
Secondo la stragrande maggioranza (se non la totalità) dei pronostici di inizio stagione, vedere il Bayern guidare la classifica dopo cinque giornate sarebbe stato del tutto insensato. La squadra è stata pesantemente ricostruita in estate, senza l'aggiunta di giocatori con particolare pedigree europeo o nomi altisonanti. Il Bayern ha faticato nelle prime amichevoli pre-stagionali e nel tour di Valencia ma, nel giro di poche settimane, sembra essere già riuscito ad assorbire la mentalità del proprio coach e quegli stessi concetti che avevano fatto la fortuna delle squadre allenate in passato.
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Andrea Trinchieri, Head Coach of FC Bayern Munich talks to Wade Baldwin, #2, Vladimir Lucic and Nihad Dedovic, #14 of FC Bayern Munich during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season

Credit Foto Getty Images

La pallacanestro del Bayern tende verso un tipo di gioco tradizionale, fatto di controllo del ritmo, fisicità e relativo utilizzo del tiro da tre punti: la squadra di Trinchieri è ultima per triple tentate (21 a gara), ultima per numero di triple prese sul totale dei possessi (34.1%) e quartultima per percentuale (33.3%). La vera forza risiede nella difesa e in tutti quegli aspetti psicologici e mentali del gioco che vengono solitamente raggruppati nel grosso calderone degli intangibles. Il Bayern gioca una difesa di squadra ottima, con una coordinazione tra uomini e reparti eccellente, una prima linea capace di portare pressione sui palleggiatori e rompere le linee di passaggio, e una seconda con doti atletiche e fisiche per lavorare al meglio nelle situazioni di show, aiuto e rotazione. Il defensive rating del Bayern (punti subiti per 100 possessi) è migliore di quello dell'Olimpia Milano: 93.7 contro il 93.9 della squadra di Messina, riconosciuta come una delle migliori nella propria metacampo di tutta Europa. Il resto, durezza fisica e mentale, coesione del gruppo, istinto guerriero, fa parte del repertorio degli intangibles che Trinchieri sta facendo filtrare ai propri giocatori per forgiare una vera identità europea e gettare le basi per una crescita di gioco e risultati duratura ad alto livello. Insomma, il motivo che ha portato il Bayern a credere in lui per un ambizioso progetto pluriennale.
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