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Guerra in Ucraina - Esodo dallo Zenit San Pietroburgo: partono Napier, Gudaitis e Kuzminskas

Daniele Fantini

Aggiornato 27/02/2022 alle 17:45 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - Come il CSKA Mosca, anche lo Zenit San Pietroburgo risente delle conseguenze dovute all'aggressione militare dell'Ucraina da parte dell'esercito russo. Shabazz Napier, Mindaugas Kuzminskas e Arturas Gudaitis hanno deciso di lasciare la squadra per ritornare in patria dalle rispettive famiglie.

Arturas Gudaitis, Zenit San Pietroburgo, Eurolega 2021-22

Credit Foto Getty Images

Tornike Shengelia ha tracciato la via. E, nel giro di poche ore, è stato seguito da molti altri giocatori internazionali in forza alle squadre russe. Dopo il comunicato con cui il CSKA Mosca ha annunciato le partenze di Marius Grigonis, Iffe Lundberg e Johannes Voigtmann, anche lo Zenit San Pietroburgo viene abbandondato dallo statunitense Shabazz Napier e dalla coppia lituana, già vista in maglia Olimpia Milano, composta da Mindaugas Kuzminskas e Arturas Gudaitis. La notizia è stata confermata dal lituano Donatas Urbonas, eccellenza del giornalismo in campo europeo.
Napier, infortunatosi nelle primissime fasi della stagione, non ha ancora debuttato in Eurolega. Per lo staff medico dello Zenit è pienamente recuperato, ma il giocatore ha affermato di non sentirsi pronto per giocare, preferendo proseguire la terapia negli States. Una frase di pura facciata, che nasconde in realtà il desiderio di rientrare in patria dopo l'aggressione militare della Russia ai danni dell'Ucraina.
Mindaugas Kuzminskas e Arturas Gudaitis, così come il già citato Marius Grigonis e coach Kazys Maksvytis, ct della nazionale lituana e allenatore della formazione russa del Parma Perm, aderiscono invece alla durissima reazione dello sport lituano nei confronti di un Paese che incute enorme timore per eventuali sviluppi in politica estera che potrebbero ricalcare, anche nel Baltico, quanto successo in Ucraina. La squadra lituana dello Zalgiris Kaunas ha già annunciato al board di Eurolega che non intende affrontare formazioni russe in questo momento storico, dicendosi pronta ad accettare anche una sconfitta a tavolino per 0-20 (ma non la sanzione economica di 100.000 euro prevista per il forfait di una partita).
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