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Basket, Eurolega: Gabriele Procida: "All'Alba Berlino ho trovato grande etica del lavoro e fiducia nei giovani"

Daniele Fantini

Aggiornato 07/11/2022 alle 15:32 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - Gabriele Procida ha raccontato le sue prime esperienze all'estero con l'Alba Berlino in una lunga intervista concessa a basketnews. L'ala azzurra sottolinea la differenza di approccio del team tedesco, basato su grande etica del lavoro e una fiducia totale nella crescita dei giovani: "Qui c'è un'atmosfera diversa. Non ci sono tanti club come questo in Europa".

Gabriele Procida al debutto in Eurolega con la maglia dell'Alba Berlino, 2022-23

Credit Foto Getty Images

Gabriele Procida ha iniziato la sua carriera da rookie in Eurolega giocando oltre 18 minuti di media a partita. È lo stesso utilizzo vissuto lo scorso anno con la Fortitudo Bologna, retrocessa a fine stagione. Nonostante la mancanza di esperienza a livello internazionale e un profilo tecnico-tattico ancora molto lontano dalla sua maturazione completa, l'Alba Berlino non ha timori nell'offrirgli spazio e responsabilità. Ed è proprio questo il motivo per cui ha scelto di lasciare l'Italia in estate e vivere un'esperienza all'estero per accelerare e migliorare il suo processo di crescita. Così come fatto anche da Achille Polonara e Simone Fontecchio in tempi recenti.

Alba Berlino, club speciale: grande etica del lavoro e fiducia totale nei giovani

L'ex-ala di Fortitudo e Cantù ha raccontato i suoi primi mesi da giocatore dell'Alba Berlino in una lunga intervista concessa a Orazio Cauchi per basketnews, in cui ha sottolineato la diversità di approccio e di metodo lavorativo riscontrata in Germania.
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Gabriele Procida nella sfida tra Alba Berlino e Partizan Belgrado di Eurolega

Credit Foto Getty Images

"Ho scelto l'Alba perché ha un progetto importante. Può darmi la possibilità di giocare minuti in Eurolega e in un buon campionato nazionale come quello tedesco. Ma, soprattutto, ho fatto questa scelta per l'etica del lavoro che c'è in questo club. Ogni mattina ho la chance di lavorare con un coach dedicato al player-development. È una società che ha una grande reputazione in questo ambito. Non ci sono tanti club come l'Alba in Europa. Qui si danno grandi chance ai giovani, c'è fiducia. Non è una cosa che si vede spesso. Non a caso, l'Alba è la squadra con l'età media più bassa dell'intera Eurolega. Puoi anche allenarti bene, ma è difficile migliorare se giochi poco. Le lezioni più importanti si apprendono in campo, confrontandosi con i giocatori più forti ed esperti d'Europa".
"In Italia ero abituato a giocare soltanto una partita a settimana, con un minutaggio non particolarmente elevato. Ora gioco due competizioni, ho un ruolo più importante, più spazio e responsabilità maggiori. Mi sto ancora adattando a questa nuova situazione. Devo aver maggior cura del mio corpo. E da un punto di vista tattico ci sono ancora certi elementi su cui devo migliorare. A livello di Eurolega, è necessario un lavoro maggiore e più completo".

L'estate negli States e il draft: l'atmosfera positiva che circonda i giovani

Da giocatore di una squadra retrocessa al trampolino dell'Eurolega passando per le grandi speranze NBA. L'estate ha ribaltato il suo mondo cestistico. E anche la lunga serie di work-out svolti negli States prima di vedersi scelto con la chiamata numero 36 al draft gli ha permesso di incamerare un'ulteriore dose di fiducia. Oggi è un grande prospetto internazionale a tutti gli effetti, un talento su cui una franchigia NBA ha scelto di investire per il futuro. Se il suo sviluppo proseguirà in maniera positiva e costante, nulla potrà impedirgli di seguire le stesse orme di Simone Fontecchio, partito come lui dall'Alba Berlino, e poi approdato in NBA nel giro di due sole stagioni.
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Gabriele Procida al tiro nella partita tra Zalgiris Kaunas e Alba Berlino, Eurolega 2022-23

Credit Foto Getty Images

"In America ho vissuto un'esperienza pazzesca. La cosa che mi ha entusiasmato di più è l'atmosfera positiva che circonda i giovani. Poter sentire queste vibrazioni positive aiuta ad aumentare la fiducia in se stessi. Ho avuto la chance di confrontarmi con altri grandi talenti con background diverso dal mio. Ho viaggiato per tutto il Paese. Ho fatto 15 provini. Sono venuto a contatto con il mondo NBA, un sogno che si è realizzato. Ho parlato con gm e allenatori, ho visitato le palestre, qualcosa che prima d'ora avevo visto soltanto nei videogiochi".
"Il mio rapporto con Detroit è buono. Siamo in contatto quasi ogni giorno. Mi scrivono prima di ogni partita per augurarmi buona fortuna. Sono anche venuti a trovarmi a Berlino per chiedermi se andasse tutto bene. È bello che siano già così presenti".
Un ultimo pensiero è diretto al giocatore più attenzionato del momento, Paolo Banchero. La prima scelta del draft si sta già rivelando una potenziale superstar e l'interesse della nazionale italiana è sempre più febbrile.
"Banchero sarà una grande aggiunta per la nostra Italbasket, soprattutto perché non abbiamo molti lunghi a roster. Credo che un giocatore come lui possa portare benefici all'intero movimento e anche aumentare la fiducia nei giovani perché abbiano un atteggiamento più positivo in vista del futuro".
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