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L'Olimpia Milano si risveglia dall'incubo! Vittoria a Belgrado 71-67 dopo 9 sconfitte consecutive

Daniele Fantini

Aggiornato 15/12/2022 alle 23:25 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - L'EA7 Emporio Armani Milano interrompe la maxi-striscia negativa di 9 sconfitte consecutive espugnando il parquet dell'Aleksandar Nikolic Hall per 71-67. L'Olimpia tocca anche il +18 nel terzo periodo, vede gli avversari rientrare fino al -2, ma ha la freddezza di vincere la volata con una tripla decisiva di Billy Baron, top scorer con 19 punti.

Kyle Hines schiaccia nella partita tra Stella Rossa mts Belgrado-EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2022-23

Credit Foto Getty Images

Dilly-ding! Dilly-dong! Le campane tornano a suonare, come in occasione dell'epica impresa del Leicester di Claudio Ranieri nel 2016. L'Olimpia esce dall'incubo spezzando la striscia negativa a un passo dal pareggiare la peggior serie nera di sempre. Lo fa mischiando tutti gli ingredienti più insperati. Su un campo infuocato. Contro la squadra più calda d'Europa, reduce da 6 vittorie consecutive dall'arrivo di coach Dusko Ivanovic. Con un finale in volata, resistendo all'ormai classico tracollo psicologico che vede la Stella Rossa resuscitare dal -18 al -2 a poco più di un minuto dalla sirena. Addio all'ultimo posto, lasciato alla sola Alba Berlino, e iniezione di morale rigenerante per azzannare il doppio turno casalingo natalizio, con AS Monaco e Valencia in arrivo al Forum a cavallo delle festività.
La partita segue per larghissimi tratti i copioni ormai stampati in fotocopia delle ultime settimane di Eurolega. L'Olimpia comanda con un ottimo approccio su entrambi i lati del campo, spinta da una difesa attenta e da un attacco che gioca senza pensieri, di flusso e ritmo, cercando di sfruttare ogni occasione in ripartenza/transizione e di costruire tiri di qualità dal perimetro sui ribaltamenti da palla interna. Le percentuali iniziali sono lussureggianti. Milano colpisce dall'arco e trova gioco vicino al ferro con una delle migliori serate di Brandon Davies (15 punti, 6 rimbalzi, 7 assist, 10 falli subiti, 30 di valutazione): il +10 del primo quarto (16-26) si trasforma in un confortevole +14 all'intervallo lungo (29-43) nonostante qualche sinistra avvisaglia di tremore mentale.
Il ritorno dagli spogliatoi rischia di rivelarsi fatale, ma l'Armani supera le sue croniche difficoltà facendo ancora quadrato sulla sua qualità difensiva per balzare sul +18 (37-55 al 25'). Ancora una volta, sembra finita. Ma le apparenze nascondono pericoli mostruosi in agguato. Nell'inferno del Pionir, la Stella Rossa ricuce armando la mano mortifera di Filip Petrusev (career-high da 20+11 rimbalzi), qualche canestro in salsa argentina di Luca Vildoza (16+6 assist) e un paio di invenzioni di Nemanja Nedovic (12), tornato a mordere nei minuti finali dopo aver litigato a lungo con il ferro.
L'Olimpia spreca. Commette una serie di errori banali che fanno riapparire lo spettro delle 9 sconfitte. Ma è la serata di Billy Baron. Una serata da tiratore mortifero, glaciale di fronte alle grandi responsabilità. Quando si ritrova fra le mani la palla della vittoria a 59" dalla sirena non trema, anche di fronte alla muraglia umana che un tempo tifava per lui. Infila la sua quinta tripla di serata. Quella che lo issa a quota 19 (season-high) e che lancia Milano sul +5. Sarà poi Mitrou-Long a mettere in ghiaccio in risultato con un 2/2 in lunetta, rispondendo a una prodezza da circo di Nedovic che tiene l'intera Olimpia col fiato sospeso fino alla sirena.
Mentre Baron intasca il premio di MVP di serata, decisivo per quantità, qualità e tempismo dei punti segnati, l'Olimpia riabbraccia anche il suo intero front-court, finalmente brillante contro un'avversaria di livello. Detto di Brandon Davies, velenosissimo anche in difesa, Messina torna a sorridere per la risalita di Kyle Hines, marmoreo sotto il proprio tabellone in coppia con Nik Melli, e per la resurrezione di Pippo Ricci, straordinario nel ruolo di grande gregario e uomo di energia dalla panchina. Promosso anche Devon Hall (11), confermato nel rivisitato spot di playmaker e visto con maggiori sicurezze in attacco. Più oscura la coppia Mitrou-Long/Luwawu-Cabarrot, ancora frenata da evidenti limiti di esperienza e comprensione del gioco in un torneo che non fa prigionieri. Così come la rotazione di Messina, asciuttissima, sostanzialmente a otto. Ora si prova a mettere in ritmo i pilastri. Il contorno arriverà nelle prossime settimane.

Stella Rossa mts Belgrado - EA7 Emporio Armani Milano 67-71

  • Stella Rossa: Vildoza 16, Lazic 5, Dobric 5, Kuzmic, Bentil 5; Holland 2, Lazarevis, Mitrovic 2, Radulijca, Markovic, Petrusev 20, Nedovic 12. All.: Ivanovic.
  • Milano: Davies 15, Luwawu-Cabarrot 5, Melli 5, Baron 19, Hall 11; Mitrou-Long 5, Ricci 5, Hines 6, Voigtmann. N.e.: Biligha, Baldasso, Tonut. All.: Messina.

Gli highlights della partita

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