Basket, Mondiali: Gigi Datome sull'Italbasket: "Lo zoccolo duro di Tokyo c'è, ora serve consapevolezza"
Aggiornato 25/07/2023 alle 10:32 GMT+2
BASKET, MONDIALI - Gigi Datome esprime sensazioni positive all'inizio della preparazione dell'Italbasket per la kermesse iridata, sua ultima avventura della carriera. Nessuna preoccupazione, invece, per l'assenza di Paolo Banchero: "Non è mai stato con noi, non c'è un buco da colmare".
Il countdown per Gigi Datome è partito. L'inizio del raduno azzurro di Folgaria ha aperto la sua ultima avventura della carriera, i Mondiali di agosto/settembre in Estremo Oriente, dove l'Italbasket affronterà Filippine, Angola e Repubblica Dominicana nel Gruppo A. Il gruppo di coach Gianmarco Pozzecco ha perso Nico Mannion, che ha scelto di comune accordo con lo staff di riposarsi dopo due stagioni molto complesse. Ma ci saranno altri tre tagli in arrivo per la scrematura definitiva a 12 elementi.
"Lo zoccolo duro che ci ha portato ai Giochi di Tokyo e poi all'Europeo di Berlino fino al Mondiale è rimasto intatto - rassicura Datome in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport -. C'è un gruppo di giovani che avanza e lotterà per conquistare un posto tra i 12 che giocheranno il Mondiale. La squadra non ha stelle? Penso che Fontecchio e Melli siano giocatori di primissimo piano a livello internazionale, saranno loro i nostri punti di riferimento".
"Sono fiducioso, vedo tanti giocatori che nei loro club sono cresciuti e si sono affermati - ha proseguito il capitano della nazionale azzurra -. Ora devono compiere il passaggio dalla fase della sfrontatezza a quella della consapevolezza del proprio ruolo e valore all'interno di questa squadra, che resta incompleta per l'atavica mancanza di un lungo verticale, un fisico grande e grosso da opporre ai giganti delle avversarie più accreditate. Dovremo saperci adattare, come ha fatto spesso bene Melli, essere creativi nella nostra atipicità".
Forfait di Banchero? Nessun buco da colmare
Un'ultima battuta sul forfait di Paolo Banchero, che ha tolto all'Italia la possibilità di schierare quel vero big-man mancante di fisico e tecnica. Ma Datome si allinea sul pensiero, semplice ma corretto e condivisibile, già espresso da Simone Fontecchio.
"Non dobbiamo tenere l'effetto Banchero in negativo, semplicemente perché non è mai stato con noi. Non c'è un buco da colmare. Ha fatto la sua scelta. Noi abbiamo le nostre qualità, dobbiamo tirarle fuori. Ho buone sensazioni".
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