Tutti 0: Tony Snell sfiora per 22 secondi il record di inutilità in campo
Pubblicato 25/02/2017 alle 21:23 GMT+1
L’esterno dei Milwaukee Bucks ha messo a referto 0 punti, 0 rimbalzi, 0 assist, 0 palle recuperate e 0 stoppate in 28 minuti e 25 secondi di impiego nella sconfitta sofferta contro gli Utah Jazz. Il record di futilità resta nelle mani di Joel Anthony, che raccolse uno 0 in ogni categoria statistica utile in 28 minuti e 46 secondi nel 2011.
Partire titolare, giocare anche relativamente tanto, senza però produrre alcuna statistica utile per la squadra, oltre all’invisibile “lavoro sporco”. Nella sconfitta subita dai Milwaukee Bucks per mano degli Utah Jazz, Tony Snell ha lasciato intonso il proprio tabellino in punti, rimbalzi, assist, palle recuperate e stoppate in 28 minuti e 25 secondi di impiego. L’ala dei Bucks ha sporcato il foglio soltanto sbagliando due tiri e commettendo un fallo, per un -9 di plus/minus complessivo. E, per una manciata di secondi (22, per l’esattezza) non ha infranto un record di dubbio vanto.
La partita statisticamente più inutile nella storia della NBA moderna, da quando, ossia, vengono calcolate tutte le suddette categorie statistiche, appartiene a Joel Anthony ed è datata 9 gennaio 2011: a quel tempo, il centrone canadese vestiva la maglia dei Miami Heat dei Big-Three, con sostanzialmente il compito di “far legna” in mezzo all’area. Quel giorno, nella partita vinta contro i Portland Trail Blazers, Anthony rimase in campo per 28 minuti e 46 secondi, in cui si fece notare per 4 falli commessi e una palla persa. E, ovviamente, 0 in tutte le altre statistiche. Anthony è stato un vero artista di questo tipo di partite: tre settimane dopo la sua prestazione da record negativo, infilò un’altra sfilza di zeri in 25 minuti...
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