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Il significato dei nomi: Houston Rockets

Daniele Fantini

Pubblicato 26/05/2020 alle 22:56 GMT+2

Il nostro viaggio alla riscoperta delle origini delle squadre NBA prosegue con gli Houston Rockets. Il legame tra la città della NASA è il nickname della franchigia è evidente, ma in realtà è frutto di una fortunata coincidenza, perché la squadra nasce in California, a San Diego.

Houston Rockets logo

Credit Foto Eurosport

Okay, Houston, we've had a problem here.
La frase più famosa nella storia dell'esplorazione spaziale parrebbe costruire un facile e immediato accostamento tra la città di Houston e il nickname Rockets, ma, in realtà, è più frutto di un'azzeccata coincidenza.

La nascita a San Diego, la città dei missili Atlas

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La linea di produzione dei missili Atlas nello stabilimento della General Dynamics di San Diego, 1970.

Credit Foto Getty Images

La franchigia, infatti, non è originaria di Houston, ma nasce nel 1967 a San Diego, nella bassa California. In quegli anni, la NBA punta a espandersi sulla costa occidentale e San Diego sembra un mercato potenzialmente molto favorevole: la città sta vivendo una grande crescita economica e di popolazione e ha già dimostrato di essere molto ricettiva allo sport, con l'ottimo successo di pubblico raccolto dalla franchigia di hockey su ghiaccio dei San Diego Gulls.
Il nickname Rockets viene scelto tramite contest popolare: richiama sia uno dei nomignoli della metropoli, "City in motion", legato al grande dinamismo e crescita vissuti in quel periodo, sia il progetto dei missili Atlas, sviluppato a cavallo tra gli anni '50 e '60 dalla General Dynamics, con sede proprio a San Diego. L'Atlas è un missile balistico intercontinentale: alto più di 27 metri, capace di toccare una velocità superiore ai 28.000 km/h e coprire un raggio di 10.000 km, poteva essere utilizzato per trasportare testate nucleari (siamo negli anni della Guerra Fredda) ma anche per lanciare in orbita satelliti e sonde, entrando così a far parte del programma aerospaziale degli Stati Uniti.

Il trasferimento a Houston, la "Space City"

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Due astronauti perfezionano l'addestramento al Manned Spacecraft Center della NASA a Houston, 1964

Credit Foto Getty Images

Nonostante il grande entusiasmo iniziale, i risultati ottenuti sul campo dai San Diego Rockets sono, però, scadenti. La franchigia viene così ceduta nel 1971 per 5.6 milioni di dollari al Texas Sports Investments e trasferita a Houston, mossa che la rende la prima squadra NBA in Texas, apripista per i futuri Dallas Mavericks e San Antonio Spurs. Il nickname Rockets viene mantenuto per una fortunata coincidenza: nel 1963, infatti, la NASA aveva aperto il Manned Spacecraft Center (poi ribattezzato Lyndon B. Johnson Space Center) nella zona della baia di Galveston, a una quarantina di km da Houston, e la città aveva acquisito il soprannome di "Space City", perfettamente adatto per ospitare una nuova franchigia con il nickname Rockets. Nel Manned Spacecraft Center la NASA addestrava gli astronauti e gestiva direttamente le operazioni spaziali con equipaggio a bordo: tra queste, anche il programma Apollo, che mandò l'uomo sulla Luna.
La tradizione legata ai voli aerospaziali si riflette non soltanto sui Rockets ma anche sulle altre franchigie della città di Houston: la metropoli ospita infatti gli Astros (squadra di baseball militante nella MLB) e ha accolto le Comets, squadra defunta della WNBA.
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