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Proseguono le polemiche su "The Last Dance": anche Pippen furibondo con Jordan

Davide Fumagalli

Pubblicato 21/05/2020 alle 15:13 GMT+2

Secondo ESPN Radio la storica spalla di MJ ai Chicago Bulls si sarebbe fortemente risentito per l'immagine da 'egoista' e 'fifone' che ne traspare dalla fortunatissima docu-serie. E' il secondo ex compagno di Jordan a far trapelare la propria arrabbiatura dopo le parole di Horace Grant che aveva detto chiaramente "Noi sappiamo che circa il 90% di quello che viene raccontato sono st...e".

Michael Jordan et Scottie Pippen lors de la grande époque des Chicago Bulls.

Credit Foto Getty Images

Era inevitabile che le testimonianze e i retroscena svelati in "The Last Dance" lasciassero qualche strascico polemico, è così è stato. Infatti, dopo Horace Grant, descritto sostanzialmente come uno "spione" da Michael Jordan, anche Scottie Pippen non avrebbe apprezzato l'immagine che esce di lui dalla fortunata docu-serie. Secondo quanto riportato da David Kaplan, reporter di ESPN Radio, l'ex numero 33 dei Bulls sarebbe arrabbiato, anzi furioso proprio con MJ perchè di fatto lo definisce come un 'fifone' e un 'egoista'.
Egoista perchè Pippen aveva deciso di rimandare l'operazione chirurgica alla caviglia all'inizio della stagione 1997/1998 invece che farla in estate, restando fuori sostanzialmente per buona parte della regular season e "lasciando solo" MJ e gli altri, una decisione motivata dall'ex numero 33 per la sua infelice situazione contrattuale e il rapporto burrascoso col general manager Jerry Krause, sfociata addirittura in una richiesta di essere scambiato che poi non si concretizzò. Fifone perchè Pippen fu costretto ad arrendersi ad una forte emicrania in gara 7 delle finali della Eastern Conference contro gli odiati Detroit Pistons, una partita che i Bulls persero e scatenarono l'arrabbiatura di Jordan, in atteggiamento quasi contestatorio verso la sua storica spalla.
I dubbi sull'atteggiamento di Pippen rimangono, anche per quanto detto da David Falk, storico agente di Jordan, qualche settimana fa in un'intervista a "The Junkies", programma radio di NBC Sports Washington: "Il problema di Scottie, come anche il documentario mostra in tanti momenti diversi degli episodi che abbiamo visto, è che non era un grande competitore. A volte anche per ragioni sciocche. L'emicrania. Pensate che Michael Jordan avrebbe lasciato il campo a meno che non gli amputassero una gamba? Scottie non giocò parte di quella partita perché aveva mal di testa".
Va però precisato che MJ ha sempre definito Pippen come il miglior compagno di sempre: "Quando parlano Michael Jordan dovrebbero parlare Scottie Pippen. Mi ha aiutato così tanto nel modo in cui mi sono avvicinato e ho giocato al gioco. Non ho vinto senza Pippen. Lo considero il mio miglior compagno di squadra di tutti i tempi".
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