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Basket, NBA Finals: le 5 storie della notte che vi siete persi. I Big Three dei Celtics e il disastro Draymond Green

Davide Fumagalli

Pubblicato 09/06/2022 alle 10:05 GMT+2

BASKET, NBA - Sono ufficialmente iniziate le Finals 2022, la serie al meglio delle sette partite che assegna il titolo di campione. Uno spettacolo ancora più entusiasmante che ogni notte regala record, highlights, giocate spettacolari, statistiche, rumors e curiosità, dentro e fuori il parquet. Ecco le 5 storie da evidenziare nella notte delle Finals tra Golden State Warriors e Boston Celtics.

Smart e Jaylen Brown festeggiano la vittoria in gara 3 fra Celtics e Warriors

Credit Foto Getty Images

Archiviata la regular season 2021-22 che ha emesso tutti i suoi verdetti, e pure i primi tre turni di playoff, la NBA arrivata al dunque con le Finals, la serie che assegna il titolo. Dopo una maratona di 82 partite, gli spareggi del torneo Play-In e appunto i playoff, nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 giugno scattano le NBA Finals tra Golden State Warriors e Boston Celtics per aggiudicarsi il titolo di campione nel 75esima anniversario della nascita della lega professionistica americana oggi guidata dal commisioner Adam Silver. Ogni notte sarà ancora più intensa, più viva, più spettacolare, con giocate, record, protagonisti e curiosità, dentro e fuori il parquet. Ecco quindi qui riassunti le 5 storie più stuzzicanti e particolari della notte nei playoff NBA.

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Il protagonista

In gara 3 è difficile trovarne uno: la realtà è che i Celtics sono stati guidati dai loro Big Three, Brown (27), Tatum (26) e Smart (24), autori di 77 punti complessivi. Sono il quarto trio nella storia delle Finals a chiudere con almeno 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, i primi da Kareem Abdul-Jabbar, Magic Johnson e Michael Cooper coi Lakers nel 1984. Jaylen indirizza la gara con 17 punti nel solo primo periodo, record per un quarto alle Finals nella storia di Boston al pari di Ray Allen contro i Lakers nel 2010.

Il momento decisivo

Come in gara 1, dopo un grande terzo periodo dei Warriors, è in avvio di ultimo quarto che Boston spacca la partita. I Celtics aprono l'ultimo parziale con un break di 17-7, tornano a +14 e di fatto mettono le mani sul match: tre canestri di Tatum, uno prezioso di Grant Williams a rimbalzo e la bomba di Smart che manda ko Golden State.

La statistica

Quello che impressiona di questi Celtics è la maturità, la forza mentale. E lo hanno confermato in gara 3 dopo il brutto scivolone di gara 2: Boston infatti non perde due gare di fila da gennaio (era senza 4 titolari in quell'occasione), e soprattutto ha sempre vinto nei playoff dopo uno stop (7-0). Viceversa per Golden State essere sotto all'intervallo significa ko: con Steve Kerr in panchina, i Warriors non hanno vinto quando erano in svantaggio di 7 o più punti alla pausa lunga (-12 in gara 3).

La sorpresa

Impressionante la prestazione di Robert Williams III che si conferma un gigante per la difesa di Boston. Chiude con 8 punti, soprattutto 10 rimbalzi, 4 stoppate, 3 rubate e un +21 di plus minus, il più alto della squadra. E' il secondo nella storia dei biancoverdi con una prova da almeno 3 stoppate e 3 recuperi in finale dopo Kevin McHale nel 1986.

La curiosità dentro o fuori dal campo

"Ho fatto ca..re". Non usa mezzi termini Draymond Green per descrivere la sua prova in gara 3, chiusa con 2 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e tantissimo nervosismo, provocato fin dalla palla a due dal pubblico di Boston. In generale Dray sta faticando nella serie, ha 15 punti e 15 falli commessi in tutto, col 26% al tiro e più perse che canestri segnati. Senza il vero "orso ballerino", gli Warriors non hanno speranze.

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