Basket, NBA: pugno duro contro i giocatori non vaccinati: restrizioni soltanto per loro
Aggiornato 03/09/2021 alle 14:57 GMT+2
BASKET, NBA - Il nuovo regolamento NBA anti-covid si traduce in un vero pugno di ferro contro i giocatori che hanno rifiutato o non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione. Saranno testati ogni giorno, dovranno rispettare una quarantena se venuti a contatto con un positivo, ma anche mangiare e viaggiare a distanza dai compagni di squadra vaccinati.
I giocatori non vaccinati non avranno vita facile nella nuova stagione NBA, in partenza martedì 19 ottobre. Le linee-guida anti-covid, in fase di elaborazione ma ancora da ufficializzare, stilano una lunga serie di restrizioni riservate soltanto a chi ha scelto di non aderire alla campagna vaccinale. È un segnale importante in un Paese che conta, a oggi (venerdì 3 settembre) oltre 660.000 morti per la pandemia, e in cui soltanto il 63% dei cittadini ha ricevuto almeno una dose di vaccino (53% immunizzati con doppia dose, fonte: usafacts.org).
I giocatori non vaccinati dovranno sottoporsi a tampone in occasione di ogni partita e allenamento (quindi anche due volte al giorno, a seconda degli impegni della squadra), mentre chi ha già ricevuto la doppia dose sarà esentato dai test (eccezion fatta per chiara evidenza sintomatica di infezione in corso). In aggiunta, i giocatori non vaccinati saranno costretti a osservare una quarantena di almeno sette giorni se venuti in contatto stretto con un positivo al coronavirus, un obbligo non necessario, invece, per i vaccinati, cui basterà risultare negativi al test.
Ma le differenze di trattamento non si fermano qui, anzi, vanno a toccare in maniera molto ravvicinata la vita quotidiana lavorativa e sociale di chi ancora rifiuta la doppia dose. I non vaccinati dovranno mangiare a una distanza di almeno due metri dai compagni di squadra vaccinati e viaggiare in sezioni separate di autobus e aerei durante le trasferte e gli spostamenti pre e post-partita verso i palazzetti
Stretta dura anche sul campo da gioco durante le partite. Head-coach, membri dello staff tecnico e arbitri dovranno necessariamente essere vaccinati con doppia dose, così come gli ufficiali di campo e gli addetti ai palazzetti, a loro volta tenuti a mantenere una distanza di sicurezza di 15 piedi (4.5 metri) dai giocatori.
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